Discussione: Le idee di me
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Vecchio 02-02-2010, 18.31.29   #24
luke
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Non per pignoleggiare, ma in potenza abbiamo tutto... siamo quel che siamo. Per esempio Ray ha in se cattiveria, anche se/quando non la manifesta. Se la manifesta una volta ha fatto una cosa cattiva, se continua a manifestarla tanto da farla diventare centrale nel suo modo, ecco che Ray è cattivo, ma lo è al modo di Ray, che sarà diverso da quello di tutti gli altri.
Poi ci sono le cose che avremmo potuto essere ma che ormai non saremo mai. Come ad esempio il potenziale Ray cardiochirurgo per manifestarsi avrebbe avuto bisogno che Ray facesse una certa strada che ormai non è più percorribile o lo è solo con molte limitazioni e con meno possibilità.
Ci sono possibilità che addirittura partono talmente svantaggiate da essere quasi impossibili fin dall'inizio... il Ray falegname, dati l'ambiente e le caratteristiche di partenza, aveva ben poche possibilità di manifestarsi.
Tutte queste possibilità però, ad un certo llivello, esistono comunque e sono in un certo modo esplorabili.

Ma tu facevi un altro discorso, che condivido, sul fatto che ci convinciamo che quel pochissiimo che manifestiamo sia quello che siamo, mentre siamo molto di più... ci costringiamo a vivere in un monolocale quando abbiamo a disposizone un palazzo "solo" perchè alcune stanze ci fanno paura.

Ma...



Ma anche se decidiammo di manifestare cose diverse dalle nostre solite e abituali non smettiamo di essere quello che eravamo prima, anche se questo non significa che non cambiamo.
So che sembra inconciliabile, ma se io sulla mia motocicletta monto un sidecar la mia moto sempre quella è anche se è cambiata (e con essa cambia il modo di guidare, le strade che scelgo eccetera).
Tra l'altro potrò sempre smontare il sidecar in un momento successivo, anche se questo avrà un prezzo... nello specifico rinunciare al passeggero e altre piccole cosette.

Si è vero, il fatto è che spesso certe paure sono fissazioni che si hanno, o almeno che ho io, anche se ingiustificate.
In fin dei conti non è che bisogna entrare in una centrifuga, essere spupazzati e poi vediamo quel che esce fuori, si tratta di una cosa più guidata ed organizzata, nella quale invece di identificarci nel prodotto finale di un processo, sarebbe meglio capire che siamo anche il processo che ha portato un certo risultato, se decideriamo di modificare alcune parti prodotto non vuol dire distruggere tutta la fabbrica, anzi, vuol dire utilizzarla davvero al meglio, poi per il nuovo prodotto spero si potranno trovare sempre nuovi mercati di sbocco...
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