Discussione: Correzione bozze
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Vecchio 06-11-2009, 17.48.15   #51
Shanti
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Va bene, ho solo aggiustato qualcosina qua e là, tipo la punteggiatura (es. lo spazio dopo la virgola). Posto qui sotto il pezzo definitivo togliendo la frase ripetuta.

In genere i complimenti non lo imbarazzano, ma riceverli da una persona come Marta gli fa uno strano effetto, sente un calore inondargli la testa, vorrebbe dirle qualcosa per sdebitarsi, qualcosa che la facesse sentire veramente bene, invece riesce solo a tirare fuori un timido "grazie".
Mark, carico di bicchieri e patatine, torna vicino agli amici ma vedendo la scena fra i due si limita a posare gli stuzzichini sul tavolino per non interromperli.
Si sente di troppo, riaffonda nel divano, reclinando ancora la testa indietro e allentandosi la cravatta che porta più per necessità che per altro. Fa alcuni respiri profondi e cerca di scaricare le tensioni della giornata, pensando a quanto è bello avere un salottino condominiale dove ritrovare, oltre agli altri, anche se stessi...

"Eccoti qua" esclama Marta, mentre si allontana da Fabrizio e si dirige verso Mark intento ad allentare il nodo della cravatta "umh patatine... e basta?" prende il suo bicchiere e aggiunge: " Vado a prendere anche delle noccioline ". Mentre si allontana, Marta scorge sulla gradinata di fronte un gruppetto di persone che non vedeva da tempo, alza la mano, facendola ondeggiare leggermente per attirare la loro attenzione, e decide di avvicinarsi per salutare i vecchi amici: "Vi lascio soli un attimo ragazzi..."
Mark osserva Marta allontanarsi, poi si rivolge a Fabrizio: "Quello che ti manca credo sia solo una buona idea... Tu hai del talento, Fabrizio, non hai niente da invidiare agli artisti che vanno di moda oggi, hai solo bisogno di trovare la grande occasione per dimostrare quanto vali!" fa una pausa, sorseggia un po' del suo gin tonic, poi continua: "E per far questo hai bisogno o della fortuna o delle giuste conoscenze..."
Un po' pensoso Fabrizio inizia a bere il secondo bicchiere di vino, poi rivolgendosi a Mark riflette ad alta voce: "Si è vero quello che hai detto, però di persone che ti promettono mari e monti già ne ho trovate parecchie, poi al dunque non fanno niente, l'occasione per svoltare la sto aspettando, spero arrivi presto, intanto cerco di migliorarmi e di studiare il più possibile". Intanto comincia ad assaggiare le patatine portate da Mark.
Marta si avvicina al gruppo salutando con un sorriso: "Mi fa piacere rivedervi, tutto bene?" Qualcuno ricambia il sorriso e il giovane che sta parlando risponde appena con un cenno del capo, senza però interrompere il discorso che sembra interessare tutti. Sono compagni di Università, meglio sono ex compagni perchè si sono laureati da un po'. Marta intuisce che stanno parlando di lavoro, del progetto di un nuovo centro didattico forse, legge un'espressione soddisfatta sui loro volti, la colpisce l'entusiasmo nelle loro parole e d'improvviso il cuore comincia a batterle forte, il suo stomaco è contratto, l'imbarazzo la soffoca e qualcosa dentro le urla di allontanarsi. Indietreggiando piano senza voltarsi, fino a quando si sente abbastanza distante da loro, Marta si dice a voce alta: "Nessuno si è neanche accorto che sei arrivata, figuriamoci se notano la tua assenza ". Sente le lacrime spuntare ma ricaccia giù a forza quel groppo sforzandosi di stamparsi sulla faccia un finto sorriso, mentre raggiunge gli amici intenti a conversare.
"Un'incapace fallita, ecco quello che sei, hai trent'anni e l'unica cosa che ti riesce bene è la parte della single parassita, nient'altro".
Marta impreca contro di sè sempre a voce alta, incurante di interrompere il dialogo tra Mark e Fabrizio, è arrabbiata e trattiene a fatica le lacrime, raccoglie la borsa da terra e cerca dei fazzoletti che non trova: "Cento cose inutili qui dentro!" continua furiosamente a girare la mano dentro la borsa: "Non hai mai quello che serve, una nullità ecco quello che sei" si sfoga asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
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