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Vecchio 07-07-2010, 21.06.39   #77
Uno
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
la perfezione o la tendenza alla perfezione in qualcosa e' d'ostacolo al completamento dell'individuo .
Eh no, semmai il contrario.
E semmai la tendenza alla perfezione solo in una cosa è ostacolo alla completezza.

Ma se cerco di tendere alla perfezione, cioè in soldoni a migliorarmi in qualsiasi cosa io faccia e non limito il mio fare in nulla se non ciò che è stupido, io tendo anche ala e forse raggiungerò la completezza.

Tendere alla perfezione non significa farsi una malattia se, come è normale che sia, non la si raggiunge. Ma se non vi tendo come faccio a diventare completo?

Tendere alla perfezione significa anche poter vivere istanti perfetti, istanti che ci permettono di assaggiare la Sua Perfezione e di conseguenza prima prenderne coscienza poi consapevolezza. Noi non saremo comunque perfetti ma così diverremo completi.
Senza quella consapevolezza anche la completezza non esisterebbe.

Due parole sul "come matti".
Qual'è il punto centrale della definizione "matto"?
Il matto è colui che vive in un proprio mondo e non si adatta alla società, alla collettività. Questo è il punto centrale che salta in mente a primo acchito.

Se dico che studio una cosa come un matto, significa che in quel momento mi immergo completamente in quello studio. Non ho scritto studio da matto, o studio da impazzire... è un pò come la frase di cui abbiamo parlato alcune volte "tornerete come bambini", il come non vuol dire uguale, ma che alcuni aspetti sono uguali per analogia.
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