Discussione: cara mamma
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Vecchio 27-11-2010, 13.58.14   #137
diamantea
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Oggi sono uscita per il consueto giro di spesa con la mia mamy.
E' un rituale di ogni sabato mattina. Prima tappa al bar per caffè e girella calda in auto perchè lei non scende. Poi pescheria, frutta e verdura, fiori e mangime per gli animali, altro caffè, macelleria, un ultimo giro largo panoramico poi a casa a salire e sistemare la spesa.
Nel frattempo ci sono le discussioni di rito, si passa dall'inquilino all'odiata nuora; dal vicino di casa agli altri figli e nipoti; ai ricordi di mio padre belli e brutti; e soldi naturalmente.

Oggi avevo l'orco tranquillo, così in un impeto di apertura di cuore l'ho invitata a sentirmi lunedì 6. E' in una sala comunale alle 5 del pomeriggio, orario e tragitto comodo visto che lei non si sposta volentieri. Chissà perchè ho pensato che poteva farle piacere, a me sarebbe piaciuto molto averla nel pubblico, non è mai venuta ai concerti nemmeno quando ero ragazzina.
A lei piace ammirarmi solo quando mi faccio bella, elegante, con i suoi gioielli addosso, i capelli a boccoli sciolti sulle spalle.

Beh! Lei mi ha risposto con una cattiveria del tipo: come figlia non merito nulla e il resto non lo voglio nemmeno ricordare, fa troppo male.
In genere alle sue cattiverie lascio campo libero all'orco .
Oggi invece ero nel cuore, e il suo coltello mi ha trafitta in modo diretto, come una lama affilata. Ancora qualcuno piange dentro di me. Sento una pena immensa per la miseria umana, per il suo orgoglio che le ha fatto costruire le spine attorno al cuore. Non può ricevere nulla senza pagare in denaro, così si toglie l'obbligo anche con i figli. La sua superbia è insuperabile, lei non si sarebbe abbassata mai nel venire a vedermi, quest'onore semmai poteva rivolgerlo a suo figlio, unico essere di luce meritevole della sua stima.

Più che il suo repertorio di parole a cui ho fatto il callo da tanto tempo è stata la sua energia dietro le parole. Ho sentito il suo filo spinato attorno il cuore, ha approfittato del momento di apertura per azzannarmi a tradimento.
Il suo odio e desiderio di vendetta è sempre dietro l'angolo pronto a colpire.

Io le ho detto solo che mi sarei dovuta spezzare le gambe se lei avesse cambiato idea ed io la andavo a prendere.
Poi nulla, sono scesa dall'auto per altra spesa ed ho visto che lei mi ha guardata a lungo, credo si sia dispiaciuta della sua reazione, mi ha chiamata con un vezzeggiativo che usava quando ero bambina, ha cercato di essere gentile tutto il tempo. Non ha previsto che poteva tornarle indietro la sua stessa cattiveria.

Ma io intanto ho fatto tappa al rifornimento e le ho fatto mettere 20 euro di gasolio tanto per accorciare l'obbligo!

E' la seconda volta che mi sento ferita a morte così. La prima volta è stato mio padre. Tornavo dalle Maldive, dopo 7 giorni in mezzo all'oceano mi ero dimenticata del passato. Quando scesi dall'auto in garage vidi mio padre. In quel momento mi dimenticai del suo odio e di quanta guerra mi aveva fatto prima di partire, sentii solo un impeto di cuore, era mio padre ed io lo amavo, così lo salutai con calore, gli stavo andando incontro per abbracciarlo, ma lui mi volse una frase cattiva che nemmeno ricordo più. Non furono tanto le parole quanto il fatto che avvertì una scarica di energia fredda penetrarmi nel cuore, subito un gelo dentro di morte, diventai pallida, mi girava la testa, mi sentivo svenire, corsi subito in casa per riprendermi dal malore.
Mio padre sapeva essere devastante più di chiunque altro.

Eppure ci sono cascata ancora, dopo dieci anni. Non riesco nemmeno a odiarla, provo solo tanta pena per lei, per il suo deserto, una donna che non può amare e farsi amare nemmeno dai figli.

Come posso amarmi io non può amarmi nessuno, nemmeno mia madre. (mi abbraccio da sola).
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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