Discussione: incoscio collettivo
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Vecchio 07-01-2005, 17.00.47   #10
isaefrenk
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Originalmente inviato da isaefrenk
Medianità e incoscio collettivo
(oltre il silenzio)edizione mediterranee)

dicemmo una volta che il dubbio è qualcosa di molto importante perché, innanzi tutto, serve a chiarire le idee del dubbioso; ammesso poi che non sia una questione patologica, cioè che il dubbi serva a scrutare, a valutare se ciò che si stà criticando abbia fondamento o meno, e non sia cioè un atteggiamento psicologico che qualcuno tiene per non agire, perché il dubbio molte volte è questo: è la scusa di non fare, cioè si capisce che una determinata concezione, visione della vita è giusta, però non si vuol fare perché è scomoda, perché porta fatica, difficoltà, cambiamenti, e allora si cerca di eliminarla con il dubbio.
Io non parlo di questo dubbio faticoso di questo dubbio di comodo; ma il dubbio naturale e legittimo serve perché in fondo serve a raggiungere la chiarezza, ad esaminare la questione da vari punti di vista ed in fine serve anche poi, successivamente, quando per ventura si volesse comunicare ad altri la concezione di vita o il pensiero che ci è piaciuto; e se si trovassero delle obbiezioni, forse le stesse che noi abbiamo fatto a noi stessi, a noi medesimi, allora sapremmo rispondere a tono.
Possono farvi un tipo di obbiezioni cercando di minare la fonte di queste comunicazioni, cercano, se sanno che si tratta di comunicazioni medianiche, di dire che non esiste niente di certo che si tratti di entità disincarnate; e facendo questa affermazione voglio spiegare un’incertezza con un’altra incertezza perché. Vi dicono, si tratta di incoscio collettiva, come se l’incoscio collettivo fosse qualcosa scientificamente ed oggettivamente accertato, la cui esistenza fosse incotrovertibilmente provata; e non è vero, non è assolutamente vero.
E qua non me ne vogliano gli psicologi gli psicanalisti e via dicendo, perché con tutto il rispetto che possono avere e debbono avere gli studiosi che per primi hanno scoperto questo sfera meravigliosa e particolare della mente umana, si deve però riconoscere che ancora oggi la psicologia o la psicoanalisi in senso di veramente scientifico non ha granchè. Non è una scienza esatta e quindi il fatto che questi grandi pensatori abbiano affermato l’esistenza di un incoscio collettivo non è un fatto scientifico, è semplicemente un’opinione, un’ipotesi gabbata per tesi, gabbata per affermazione di cosa in qualche modo provata; mentre questo non è, tant’è vero che se noi prendiamo un medium genuino il quale abbia veramente delle manifestazioni spiritiche, si spiega questo fatto con l’incoscio collettivo proprio per demolire la verità della comunicazione; cioè l’incoscio è vero in quel caso se non è vero che il medium riceve comunicazioni da parte di entità. Mi comprendete?
Ma, guada caso, a favore dell’interpretazione spiritica se non altro esistono delle prove di identificazione, che vanno semmai a rendere più oggettiva l’ipotesi stessa, mentre non esiste nessuna che vada a confermare l’esistenza dell’incoscio collettivo, esistenza che si cerca di dimostrare dicendo che consono spiriti e, siccome non sono spiriti, allora c’è questo signor incoscio collettivo che spiega il fenomeno. Ma questo è ne più ne meno che un artifizio mentale, un artifizio vero e proprio per gabbare una cosa ritenuta incerta con un’altra ancora più incerta.
Ma secondo voi potevo passare di qui e non dire niente su questo?

Emmmmm.... il grande studioso che per primo ha parlato di inconscio collettivo è Carl Gustav Jung. Medico e psichiatra, grande conoscitore del metodo scientifico. Jung dichiara nei suoi scritti che non è giunto alla teoria dell'inconscio collettivo per speculazione filosofica ma in modo empirico. Mi interesserebbe quindi se tu, oltre ad asserire che non c'è fondamento scientifico per questa teoria, riportassi e confutassi in modo organico le spiegazioni che Jung da della stessa.

ciao
Perchè , visto che stai contestando, non riporti il modo "empirico"(che vor di?) ciò che dice jung , così se ne può discutere, ciò che abbiamo scritto, mette la medianità più probabile dell'inconscio collettivo, e se rileggi lo dimostra, a te dimostrare il contrario.

ciao
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