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Vecchio 07-10-2007, 18.14.28   #12
gibbi
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Ciao gibbi, benvenuta in città... leggendoti ho provato pure io un brivido lungo la schiena... per lo stato delle carceri italiane e per il fatto che dal 1950 al 1990 vi sono stati 15 provvedimenti di amnistia e indulto. Ovvio pensare ad un'azione del governo per "alleggerire" (ma non risanare) la situazione di super-affollamento delle carceri italiane.

Mi piacerebbe sapere da te come lo vedresti un disegno di politica giudiziaria... o meglio... ti sei fatta un'idea di come si potrebbe migliorare la situazione italiana?
Grazie del benvenuta Grey .

In prima battuta avrei risposto :"norme che ridabiscono la certezza della pena , costruzione di nuovi penitenziari e miglioramento delle carceri con la realizzazione di strutture carcerarie a misura d’uomo , che garantiscano si la sicurezza ma permettano di porre il detenuto anche al centro di un percorso riabilitativo ecc.."

In realtà mi trovo in difficoltà a rispondere alla tua domanda e per la complessità e vastità dell’argomento ,che in tutta onestà non conosco così a fondo da permettermi di delineare un disegno di politica giudiziaria , sia perché ,nel farlo , non posso prescindere dall’esprimere anche una valutazione di carattere “morale” su un argomento così pieno di sfaccettature e così diverso a seconda del concetto di giustizia che ciascuna persona ha .

La necessità dell’intervento legislativo serio accomuna , essendo indubbio che sino ad oggi il nostro sistema politico ha legiferato alla giornata , senza un piano definito nei suoi obiettivi e nelle sue opzioni.
I punti di partenza di questo programma sono però diversi , in quanto le politiche in materia si dividono grosso modo in due filoni : quello che rivendica maggiori diritti per la popolazione dei reclusi, sostenendo la necessità di incentivare le pene alternative alla reclusione per determinati tipi di reati (ad es.quelli legati al possesso di stupefacenti e quelli più lievi legati all’immigrazione) e quello che sostiene una “linea dura” per rispondere in modo concreto alla richiesta di maggior sicurezza che giunge dalla comunità che manifesta un forte desiderio di maggior legalità.
E qui entriamo nel campo minato della funzione della pena !
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