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Vecchio 18-05-2008, 00.27.52   #20
dafne
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Non posso quotare tutti, pezzo per pezzo per cui cercherò di fare un sunto di quello che mi si stà rimescolando dentro. Anche se non sò bene da dove cominciare perchè temo che non riuscirei a trattenere le parole per certe cose che ho letto e che stanno inesorabilmente facendo svanire l'effetto "cerino bagnato"...
Quindi comincio a contare e comincio col chiedere, gentilmente, di non mescolare reati e reati, stuprare una donna e rapinare qualcuno sono entrambi reati gravi ma molto diversi. Nel mio mondo di donna ovviamente.
Ma se c'è una cosa che ho imparato proprio da voi è che alle volte diamo per scontate delle cose solo perchè le viviamo e le crediamo così anche per gli altri.
Prima di chiederci cosa sia uno stupro dovremmo chiederci che cos'è un rapporto sessuale, al di là della ginnastica motoria e dello scambio di fluidi intendo, anche volendo al di là delle enormi sfumature emozionali che possono intercorrere tra persona e persona. Fare sesso (non fare l'amore che ci dà già la sensazione di una spinta sentimentale) credo che sia vissuto diversamente da maschi e femmine, lo ribadisco è solo un mio pensiero (e pure di parte ) ma se per l'uomo l'orgasmo è un senso di svuotamento di liberazione (bon, correggetemi se sbaglio e vaneggio) per la donna è l'esatto opporto, è accogliere, ricevere, contenere. Anche senza amore.
Perchè dico questo? Perchè forse oltre al rispetto per la dignità umana dovremmo anche capire che io non vivo ciò che vivi tu, quindi forse ciò che per me è solo un gesto di un momento per l'altra risulta come un carico di cui non si potrà mai più disfare, perchp le è entrato DENTRO. Dentro nel fisico, dentro nell'anima e non esiste un sapone adatto a tirare via lo schifo.
Ho la nausea a sentire ancora la vecchia tiritera che era vestita provocante, che girava da sola salutando chiunque, che non sapeva di chi era il bimbo quindi vuol dire che era di facili costumi (ma cosa ne sappiamo noi di quello che era, di come viveva, di chi o cosa aveva paura?)sono stufa di percepire la convinzione che se c'era stata prima allora doveva starci anche dopo, che quello era suo marito e quindi non si può stabilire se è violenza o meno, sono nauseata dal percepire la paura che dilaga strisciante e viscida. Le stà facendo del male, via scappa che potrebbe farlo anche a te. Basta.
Io sono uscita con un vestito attillato, volevo provocare? SI lo volevo come lo vuole qualsiasi ragazzina di 14 anni che comincia a provare certi impulsi. Mi ha lusingato che un tizio mai visto mi volesse portare a casa in macchina? Unpò si ma per la verità, volevo solo andare a casa, in macchina c'erano altri due miei amici, ci sono andata. Potevo pensarci? SI L'ho fatto? No Gli altri sono scesi e lui mi ha portato in cima a una collina, ha spento la macchina e mi ha detto "qui puoi gridare quanto vuoi, se vuoi, tanto non ti sente nessuno" L'ho provocato? Si? No maledizione. Oggi mi rendo conto però che solo chi si trova costretto in un angolo, bloccato e senza via di fuga può davvero capire cosa sia non avere speranza, non avere scelta. "qui puoi gridare se vuoi" riuscitre a farvi un'idea di cosa sia annullare una persona? A me è andata bene, l'ho assecondato per i primi baci, anche se nessuno può capire la repulsione che ho provato finchè non mi ha infilato la mano tra le gambe e li qualcosa in me ha reagito. Sono stata calma, non so grazie a quale santo, gli ho detto che non l'avevo mai fatto e che non volevo che fosse così. Non sò se perchè aveva degli impegni programmati o se vedendo la mia calma e la mia determinazione abbia creduto che volessi farlo davvero ma mi si è tolto di dosso e mi ha portato a casa. Prima di scendere mi ha allungato il suo numero di telefono dicendomi "la prossima volta sai com'è"... Non l'ho mai detto a nessuno. MI VERGOGNAVO. Neanche un anno dopo il compagno di mia madre tenendomi fra le braccia guardando la tv mentre mia madre dormiva a mezzo metro comincia a baciarmi e a toccarmi.
Bon, secondo certi parametri io dovrei quindi essere una grandissima zocc... e mi ci sono sentita anche per un tempo infinito che non è neanche ancora finito.
Il corpo di una donna è davvero come una coppa, al di là del simbolismo riceviamo, raccogliamo e tratteniamo.Aggiungiamoci la violenza fisica e il senso di annientamento..altro che coltello, se quello stronzo in macchina avesse continuato a fare quello che voleva, come il tipo che stava con mia mamma non ne sarei uscita viva. Nel secondo caso almeno il desiderio di provare e il fatto di essermi infatuata mi hanno alleggerito la cosa ma io me lo ricordo bene, molto bene, la prima e unica volta che il rapporto è giunto ad una conclusione, ricordo precisamente la sensazione del calore dello sperma che dilagava in me. Mi ha fatto impressione pur essendo un rapporto quasi voluto (quasi perchè in realtà non ero pronta e li mi sono fermata) se quello della macchina mi avesse stuprata ne sono sicura, non mi sarei più ripresa. Ho letto centinaia di donne psicologicamente devastate dal fatto anche se avevano ricominciato una vita normale. E la paura che accada ancora dove la voigliamo mettere? E il pensiero di essersela cercata e meritata, pensiero che attirerà inevitabilmente lo schifo dove lo mettiamo? Come una rapina col coltello...macchè, mio marito le mani addosso un paio di volte me le ha messe anche, mi ha persino sputato addosso ma niente, niente devasta come un corpo estraneo che viola la tua intimità, la parte più fragile, la più personale, devastando qualsiasi forma di sicurezza.
Drastica? SI incazzata? SISI Non sono per la pena di morte nè per la legge del taglione ma credo che se esista una possibilità di recupero ne esiste una sola, per me al secondo giro si deve aprire una porta direttamente sull'inferno.
Io una volta te lo spiego anche che se direzioni tuitto il sangue e il relativo ossigeno sempre verso il basso non arriverà nulla in alto..ma una sola, poi ti punisco.
Io non so come reagirei di fronte a una violenza verso altri (un uomo che violenta un uomo mi genera lo stesso furore eh, intendiamoci), non so se avrei sufficiente buonsenso per girare al largo ma sicuro non farei finta di nulla, un pò perchè conosco la storia (e per sommi capi grazie a dio, per cui non oso quasi neanche immaginare il resto) e un pò perchè non potrei più dormire sapendo di non aver fatto nulla per cambiare la situazione.
L'essere umano è sacro in quanto essere, sull'umano ormai ho più di qualche perplessità.
vado a camomillarmi
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