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Vecchio 19-10-2008, 00.05.45   #29
Era
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Non so se possa contare o no, ma io quando mi sono trovata bene, esco che sto già un po' meglio, non so come dirlo meglio, ma la fiducia mi nasce non tanto dalla cura perchè non l'ho ancora sperimentata, ma dall'attenzione che l'altro mi ha dato, come se se la fosse presa a cuore.
Spesso sono uscita dallo studio di un medico o anche di un fitoterpista e non ho acquistato ( o ancora non ho assunto che è ancora peggio) ciò che mi aveva prescritto, ma la fiducia (o forse dovrei dire prefiducia magari per sentito dire, raccontato da un'amica che si era trovata bene) l'avevo prima di entrare se no non sarei andata, ma dopo aver avuto un contatto con questa persona l'ho persa. Come se non fosse avvenuta quella "comunione" che dovrebbe nascere tra paziente e "curante".
Magari sbaglio ma la mia sensazione è questa, come se quella fiducia che si instaura mi aiuta e aiuta l'altro a trovare la cura giusta.
credo che tu abbia toccato il tasto giusto..molto spesso si ha solo bisogno di essere ascoltati...aspetta non intendo un ascolto passivo...tanto vale parlare ad un registratore o al canarino...oggi la carenza di comunicazione si taglia col coltello...tutti presi dai loro bubù parlano parlano parlano e nessuno ascolta...se si trova un "orecchio" attento e intendo ascolto reale ci si libera del disagio quasi da soli...per questo affermo che un percorso di questo tipo si fa in due...quando vado dal dottore espongo..lui diagnostica mi da la cura e io zitta zitta mi prendo il pillolone in questo caso ho affidato la mia guarigione al pillolone e al medico...nell' altro caso espongo i miei bubù allo stesso modo ma se voglio venirne fuori devo metterci del mio così come il terapeuta ci metterà del suo...il disagio nasce da da me e se in me non modifico il difetto non ci sarà una vera guarigione...(parliamo sempre di disagi non patologie o malattie conclamate...non vorrei che si pensasse che la panacea per tutti i mali sta nel parlare ascoltare capire)
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