Visualizza messaggio singolo
Vecchio 21-06-2008, 22.15.18   #3
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Volevo metterla in esperienze, perchè sotto c'è anche una metafora.. ma la parte pratica sta bene qui.
Ho un giardino, non grandissimo ma che richiede un pò di impegno.

Oggi ho dato una bella potata alla siepe e alle mie rose, tolto molte erbacce.
Ho due varietà di rose, quelle grandi e quelle piccolissime. Per quelle grandi era il momento giusto erano appena sfiorite quindi potandole si prepareranno alla prossima potatura, quelle piccole invece avevano ancora alcuni boccioli. Ho dovuto comunque tagliarle tutte perchè prossimamente non avrò tempo per rimetterci le mani, ho perso una fioritura, che tra l'altro sarebbe stata ben più abbondante se avessi potato le piccoline qualche settimana fa.

La morale è che se non si pota al momento giusto si perdono delle fioriture, se non si tolgono le erbacce, le piante soffocano, il concime è tutto sommato il meno importante, ma a volte serve se al terreno manca qualcosa.... se al terreno manca qualcosa...
Poi quando fioriscono osserviamo i fiori, ne sentiamo il profumo, ci godiamo i colori, ma alla pianta non dobbiamo fare nulla.... alla pianta non dobbiamo fare nulla, al massimo cogliere i fiori se vogliamo metterli in un vaso.
Tutto questo mi fa pensare che in fondo sta nell'attenzione/impegno quando si fa/affronta una cosa, una situazione.
Credo che forse la si potrebbe vedere sotto un duplice lato. Quella del giardiniere che deve valutare quale sia la cosa più importante da fare - scegliere tra la cosa A e la cosa B - , quindi forse togliere del tempo al giardino per dedicarlo ad altro; una sorta di scala delle priorità.
Sempre da questo lato, se si dedica comunque del tempo ad una cosa, togliendolo necessariamente ad un'altra, si perde qualcosa nella situazione A ( che potrebbe essere un giardino, un rapporto di amicizia o un rapporto con se stessi oppure chissà cos'altro ).
Si può sempre recuperare un piccolo risultato però, curandolo - togliendo le erbacce ad esempio - ma ciò che si sarebbe potuto avere " prima ", come "pienezza" purtroppo lo si potrebbe perdere e quindi bisognerà aspettare alla prossima occasione.
Insomma questo implica si una scelta ma anche la giusta valutazione del " momento " in cui andare ad operare.
Infatti se lo faccio dopo, come dici, ne perdo un pezzo( le rose piccole ) ottenendo qualcosa di parziale ( le sole rose grandi ); se lo faccio prima però, data la mia incapacità a curare il giardino per esempio, posso comunque perdere lo stesso pezzo o peggio tutto.
Tutto ciò mi fa pensare che c'è un momento soltanto in cui si può operare un'azione, al fine di realizzare un risultato in tutta la sua pienezza.

Quella del giardino che " aspetta " che lo si curi, poichè non dipende da lui il risultato ma da chi possiede la capacità ( almeno superficiale ) di scegliere.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso