Discussione: Le bambole
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Vecchio 02-05-2011, 23.15.06   #9
diamantea
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L'idea della casetta ha risvegliato molti ricordi di bambina, di tutti i luoghi in cui ho creato casette, in mezzo all'erba, nei tronchi d'albero, nelle ante dell'armadio, della credenza, nei cassetti... e non solo con i giocattoli ma anche con qualiasi oggetto, lo sistemavo o lo immaginavo a forma di rifugio o di appartamento e non sempre per le bambole. Mi piaceva semplicemente creare spazi a forma di casette/rifugi, oppure di camere ben ordinate e organizzate. I miei disegni hanno sempre avuto una casetta con l'albero e le aiuole davanti casa, con le tendine ai vetri, anche ora che sono stagionata se ho a disposizione carta e penna anche distrattamente mentre parlo al telefono sto già disegnando una casetta con il comigliolo che fuma.
Per anni anche con i bambini piccoli costruivo sofisticate aree di appartamento con le Lego, non mi interessava tutta la casa ma un angolo fatto bene come desideravo io nel momento, lo usavo e completavo fino a quando non mi sentivo pienamente appagata.
Poi mia sorella al tempo del paradiso costruiva casette con le scatole di cartone, o con lenzuola o altro, ed io stavo rintanata dentro senza uscire per tanto tempo, e li mi sentivo realizzata, tranquilla e la mia fantasia viaggiava libera. Non era difficile convincermi proprio perchè era la mia passione. Non posso dire che è stata lei a contagiarmi la passione delle casette perchè è nata molto prima del paradiso quando lei abitava con l'altra nonna.
Anche oggi immagino spesso in diversi luoghi sistemazioni di angoli per me, dove stare tranquilla, vivere una dimensione che mi fa stare bene.
Faccio casetta anche in mezzo alla gente, mi creo uno spazio interiore in cui coinvolgo mia sorella se è con me, siamo in mezzo agli altri ma di fatto siamo in uno spazio intimo, chiuso dall'esterno.
Nel sogno vi è la porta antipanico che si apre dall'interno verso fuori, ciò vuol dire apertura di sicurezza quando dentro questo spazio mi sento soffocare, chiusa, estranea al mondo esterno, allora sento il bisogno di uscire... questa cosa l'ho vista altre volte nei sogni, questo uscire fuori dalla stanza, cercare lo spazio aperto, ed anche nella realtà lo faccio, quando l'ansia che cresce dentro è insopportabile esco fuori, in mezzo al verde, nello spazio aperto quasi questo mi allenti la tensione che cresce dentro di me, e se non posso uscire da questo spazio e non riesco a chiudermici dentro ermeticamente... cosa succede? vengo raggiunta dalla follia?
Nel sogno dico a mia sorella che bisogna andar via subito, non possiamo prendere nulla ma poi penso che sia meglio intanto chiudere tutte le aperture sull'altro lato della casa verso la mia destra, potrei non fare in tempo a uscire e mettermi in salvo, ma mia sorella divaga suonando ed io non faccio in tempo e vengo raggiunta prima di quanto prevedo, guardando dalla finestra che sto chiudendo la donna salire all'inizio della strada.

In qualche modo mi viene in mente la storia del vaso e della bolla anche se non ne afferro pienamente il nesso, ma queste aperture e chiusure dall'interno e dall'esterno, la chiusura ermetica...
Poi nei miei sogni c'è quasi sempre questa triade, tre donne, tre stracci, tre aperture, tre ale della casa...
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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