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Vecchio 07-06-2006, 09.58.38   #24
Uno
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Originalmente inviato da Lallo
Secondo me avete ragione parziale entrambi, Uno e Daniele. E' giusto incrementare la creatività, ma è giusto pure utilizzare stumenti di ammortizzazione sociale, quale potrebbe essere anche il reddito di esistenza. Quello che dice Daniele, sul privilegio dei soliti pochi, è assolutamente vero. Quello che dice Uno, sulla necessità di non impigrirsi e cercare nuove forme di lavoro, è auspicabilissimo.
Se mi concedete una divagazione, quello che non mi piace nei forum in Internet è che il più delle volte si resta cocciuti a difendere la propria tesi, con cecità verso le ragioni dell'avversario. La Realtà, invece, è complessa e parla attraverso voci anche contrarie, voci che non vanno ignorate. Mi piace la tesi di Vattimo, sulla ricerca di un consenso informato provvisorio, quando si devono prendere delle decisioni: "informato" perché bisogna tener conto dei fatti e delle conoscenze (con preferenza quindi per le tesi dei più competenti, secondo il principio di "autorità" di cui parla Gadamer, senza per questo ignorare le voci dei "semplici", che potrebbero pure avere una ispirazione geniale), "provvisorio" perché la Realtà non si ferma mai su uno schema definitivo (per questo Popper, ad esempio, criticava Platone, per la definitività del suo sistema utopico) ma muta perennemente, e quindi ogni decisione vale solo per l'hic et nunc.
Ma no Lallo... finchè si discute e ci si confronta con garbo non ci sono problemi e comunque ci si arricchisce a vicenda.... Io non critico per partito preso questo sistema, come lo chiamate? RDC? Non lo vedo allo stato attuale raggiungibile, lo vedo prendere il toro dalla coda invece che dalle corna e con altre motivazioni causali di ordine meno materiale (da discutere in altro thread eventualmente) lo vedo fin deleterio a livello mentale. Molte delle cose che oggi vanno in malora sono a causa del 68 in cui si voleva (ed in parte raggiunto) il diritto a tutto senza fatica, questo invece ha creato l'effetto copertina troppo corta.... prima pochi studiavano ma erano (ai livelli del periodo ovviamente) preparati... molto... oggi tutti studiano ma pochi sono realmente preparati a livello globale... se va bene appena appena a livello specialistico..... questo si riflette nell'artigianato, nel commercio etc.... è solo con il recupero di queste preparazioni che si potrà trovare un reale benessere... l'apprendistato che di fatto oggi è impossibile non era un cosa poi così demoniaca...
Non so se riesco ad esprimere quello che intendo... il discorso varia su tutti i livelli dall'economia alla spiritualità etc etc... dal 68 in poi c'è un movimento che cerca la libertà in senso assoluto, bene... sono d'accordo, è giusto... ma il modo è sbagliato... non puoi divenire libero se non sai chi sei, cosa sei, cosa puoi fare e come... perchè non liberiamo tutte le fiere dello zoo e le lasciamo circolare in città? Perchè starebbero bene libere nella savana o nella foresta non in città... mentre i cani e i gatti stanno bene anche in città... ma c'è stata una sorta di evoluzione... come umani eravamo completamente liberi all'età della pietra, con poca socializzazione e per niente strutture sociali... passando per una socializzazione è inevitabile perdere alcune libertà... in tutti i settori... solo quando ci saremo ben adattati a questo ambiente potremmo trovare la vera libertà (e non queste fittizie) adatta a questo ambiente.... ok poi vorremo spostarci in altri "luoghi" ma questo è un altro discorso.
Non so se e quanto passa di quello che ho detto, non sto dicendo che dobbiamo stare fermi, ci mancherebbe... ma che dobbiamo iniziare nell'individuale a muoverci e poi confluire nella massa.... altrimenti continueremo ad essere masse mosse dal tipo di turno che si chiami Re... che si chiami politico o potente economico... o che si chiami ideatore dell'RDC.
Il confronto tra noi è l'unica cosa che realmente serve... non servono grandi azioni, ma il reale piccolo... piccolissimo esempio quotidiano costante.... per fare un esempio stupido secondo te (voi) a livello onestà muoverebbe più il mondo che ognuno di noi vedendo quello davanti che perde il portafogli lo chiama, vedendo che la cassiera gli da resto in più lo fa presente etc etc (e tanti altri piccoli gesti) o grandi movimenti di parole parole parole? Lo stesso a livello economico... ci sono cose in cui siamo troppo presi dentro la gigantesca macchina burocratica... e li non possiamo fare nulla (adesso) ma ci sono piccoli comportamenti che sui grandi numeri fanno la differenza... potrei continuare per giorni... ma sembra un comizio
In estrema sintesi se aspettiamo la pappa dall'alto dobbiamo prenderla come arriva, non possiamo anche pretendere che arrivi in un certo modo, se la pappa ce la troviamo possiamo cercarla come ci aggrada meglio
Uno non è connesso