Cattivo Cattività
La prima cosa che mi viene guardando così la parola cattivo è: c-attivo, come se la c togliesse l'attività dell'azione rendendola passiva o "reattiva"
Cattività si usa per definire lo stato di prigionia, ad esempio di un animale cresciuto in cattività, come se il non aver vissuto in libertà lo condizionasse.
Dopo questa riflessione mi domando se il definire cattivo un'essere vivente voglia dire che è stato condizionato, che è prigioniero di questa sua condizione, di cattività interiorizzata.
Cerco di spiegare meglio: intendo dei difetti egoici di cui è prigioniero.
Che ne pensate vi va di allargare?
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