Discussione: Sbagliare le domande
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Vecchio 24-02-2011, 19.26.11   #10
Uno
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
ENNO' scusa questa l'ho gia' detta io nel 3d ''essere al centro dell'attenzione '' , ho il copy right non puoi :


''Mah , non so , la mia esperienza mi porta a dire che e' cosi' difficile comunicare e capirsi che ci deve essere un reale sforzo e volonta' di aprirsi agli altri altrimenti nulla di buono ne viene .
E gia' questo far spazio sarebbe una gran cosa sintomo di molte altre acquisite .
Poi ma solo poi la diversita' di idee e contenuti che si trasmettono reciprocamente gli interlocutori e' un elemento che aiuta la comunicazione prima puo' esserne un grave ostacolo '' .
Non è proprio la stessa identica cosa anche se a prima vista ci somiglia moltissimo.
In sintesi (ma non sono sicuro che sia comprensibile) stiamo parlando di accettazione passiva (tu) e accettazione attiva (io) anche se potrebbe sembrare il contrario.

L'accettazione di cui parlo non comporta nessuno sforzo, solo la volontà, quella di cui parli tu comporta uno sforzo e se l'analizzi bene la volontà tocca pure "calmarla".
Potrebbe essere che ti sei espresso male o che ho capito male io, ma non parleresti di sforzo.
Messa in immagine tu dici per sapere se una cosa è buona da mangiare la devi mandare giù, io dico che mi basta metterla in bocca e caso mai sputarla, la visione comune invece è che se una cosa non ispira, non si confà all'idea di cosa buona da mangiare, meglio non assaggiarla neanche.

Questo per il buono, per il gusto, se invece parliamo di una cosa che fa bene, che so una medicina, il discorso cambia.
Ma in quel caso te la prescrive il medico (che potrebbe essere anche la vita), non te la inventi.

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Quando mi pongo una domanda dentro si formulano delle possibili risposte. Prima di formulare la domanda ci penso, vedo se sale la risposta da sola, se sono in dubbio o non so capire o non voglio prendermi la responsabilità chiedo. La risposta che arriverà dall'esterno avrà un certa risonanza con il mio sentire e soprattutto il poter accettare. Succede che pur sentendo che è quella giusta non sono pronta e quindi la rifiuto, succede che nel rifiuto ci penso e ci lavoro, succede che la accetto subito malgrado non corrisponda alla mia aspettativa. Dipende da come e in che punto mi colpisce la freccia. Io non sono solo mente condizionata. Da te ho ricevuto molte risposte che non corrispondevano alla mia aspettativa ma non le ho rifiutate anche se al primo impatto si è irritato l'orco, ci ho lavorato, le ho accettate e non solo da te e non solo nel forum, ho conosciuto altre fonti, ho imparato a fidarmi e lasciarmi andare ma sempre nel rispetto delle mie possibilità di accettare, nei miei tempi di maturazione, ho già rischiato la vita una volta e mi è bastato per capire che non bisogna andare oltre i propri limiti, ci sarà una volta o una vita successiva. Poi ci sono risposte che nulla c'entrano con il mio essere, non mi risuonano dentro, non sono sul mio percorso, quello per me non è un rifiuto.
Guarda sono più o meno d'accordo su tutto, ma c'è una cosa fondamentale da chiarire: accettare una risposta non significa, che una risposta debba andarti bene in tutte le sue conseguenze, che ti ci debba adeguare etc... accettare significa che se tizio mi risponde picche quando io invece sono convinto di fiori, io posso rimanere, anzi è bene che lo faccia all'inizio, convinto di fiori ma penso a picche e poi elimino quel pensiero oppure lo faccio mio.
Io accetto la risposta, solo quella, mica tutto il pensiero che c'è dietro. Quello è un passo successivo se c'è, se lo voglio fare.

Purtroppo invece spesso, quasi sempre, accade il contrario:
è vero quando dici che a volte risposte che hai rifiutato poi invece hanno lavorato dentro te. Hanno lavorato... non che tu ci hai lavorato anche se così ti pare.

Questo è un problema comune a quasi tutti.

Quindi, è vero che un Maestro con la sua arte ti saprà dare (o non dare) la risposta che poi lavorerà dentro di te, ma che questa poi sia da te accettata nel senso che intendevi tu non è detto. Questo dipende solo da te.

Non potendo sempre arrivare a vette elevate, ci possiamo anche accontentare di una risposta che lavora dentro di noi anche se noi ne siamo coscienti solo in parte, purchè poi riusciamo a prenderne il controllo, con l'accettazione delle conseguenze e non solo della risposta o l'eliminazione del pensiero, altrimenti quel lavorio interno ci massacra.
E questo è un altro dei motivi per cui temiamo di non fare le domande giuste. Inconsciamente sappiamo che se facciamo una domanda, se ci viene data una certa risposta... se questa risposta lavora dentro di noi per conto suo etc....
Anche per questo vorremmo fare tutte domande perfette e ricevere risposte da noi accettabili (nel senso completo) subito.

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Citazione:
Consentimi che non tutte le risposte sono vere risposte come non tutte le domande sono vere domande, così non tutte le fontane sono Fonti.
Tea consentimi di dire, parafrasandoti, che se hai sete bevi anche nella fontana e se esci dal deserto pure in una pozzanghera, poi farai tanta plim plim... , ma se non bevi morirai...
Uno non è connesso