Discussione: Interpretazioni
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Vecchio 13-04-2011, 22.10.40   #2
Astral
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Mi sento quasi chiamato in causa, dal topic sul distacco, dove ho scritto che ognuno ha le proprie interpretazioni, penso che questo topic cade proprio a cecio

In percezione visiva l'interpretazione è sempre errata, noi non vediamo la realtà, ma la interpretiamo a modo nostro, e secondo i nostri schemi culturali.
Basta vedere quei tipi di immagini che noi li vediamo in un modo, ma qualcun'altro li vede in un altro. Oppure se traccio tre segni in determinati punti, la nostra mente unisce le linee da sole e li associa ad un triangolo, o ad una figura geometrica (ma in realtà non c'è nessuna figura).
Questo spiega il perchè molte volte noi diamo un interpretazione agli eventi e ai fatti, e come è stato detto da Uno questa interpretazione è soggettiva e spesso aggiungerei anche emotiva.
Molte volte non solo si interpreta, ma non si vi vuole vedere, o si cerca di vedere una cosa come ci piacerebbe sia, invece che per quello che è.
L'interpretazione soggettiva non è sempre errata, ad esempio nella musica e nell'arte più è unica e persona e meglio si canalizza come espressione.
In un cammino spirituale, invece è più probabile che l'interpretazione deve essere oggettiva, universale, e sopratutto il domandarsi perchè voglio vedere un aspetto più tosto che un altro.

Portando un esempio pratico mi viene in mente, la discussione sul lavoro, dove probabilmente chi è imprenditore tenderà a difendere di più l'impresa e chi è lavoratore tenderà a divendere più i precari. Chi è genitori dirà che i figli sono ribelli e fannulloni, chi è figlio dirà che i genitori sono troppo appiccicosi e ostacolano l'indipendenza.
L'esempio di due visioni soggettive, considerando che l'alterazione di queste dipende anche dalle nostre paure non risolte, o dai nostri stati negativi,(oppure troppo ottimistici) che altereranno ulteriormente la nostra visione rendendola oltre che irreale, anche catastrofica (o troppo romantica).
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