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Vecchio 28-12-2007, 19.21.41   #14
Astral
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Originalmente inviato da Era Visualizza messaggio
pare che fai un discorso imprenditoriale....ma a tutti gli effetti e purtroppo....oggi la chiesa è un' enorme impresa di se stessa...sono sicura che se le "entrate" fossero a pagamento...col fischio che sarebbero chiuse! inoltre...e me ne assumo la responsabilità...la chiesa è straricca..predica la carità facendone molto
ma molto poca (esperienza diretta ok?)

Astral dice che i preti oggi fanno tremila cose e ha ragione...ma forse don Bosco non le faceva? e sempre per rispondere all' amico Astral ricordo un passo dei "Miserabili" quando il parroco scopre il furto dei due candelabri...non solo aiuta il ladro (vabbè è un romanzo) ma anche gli regala il frutto del furto...prova a farti beccare con le zampine nella cassetta delle elemosine

per tornare in tema...la priorità di una chiesa non è l' accogliere chi vuole pregare o raccogliersi?


Dunque...

Vorrei dire che ai tempi di Don Bosco, la società scorreva molto più lentamente di quella di oggi, e che l'appoggio dei fedeli era molto più sostenuto dai fedeli.
Chissà magari aveva il dono della bilocazione .


Io ho visto la vita di alcuni sacerdoti: nessuno che ti cucina, nessuno che ti lava, sempre soli. Per chi si sposa c'è la moglie o il marito, ma come dovrebbe sentirsi un sacerdote tradito dalla propria sposa ( la chiesa e quindi i fedeli)?

Tralasciando poi l'aspetto sicurezza: magari si limitassero solo a rubare... magari...

Ovviamente poi ci sono anche preti, che prendono la chiesa come un lavoro, e chiudono la chiesa, per andare alla Notte Bianca o al ristorante.

Io comprendo entrambi i punti di vista e come Ray dice che ci sono le priorità, occorre vedere il problema accuratamente, perchè vista cosi sembra banale, ma non lo è affatto.

Credo che stiamo troppo generalizzando, quando ogni situazione è a se.

Sulla preghiera concordo con Era e Griselda che l'importante è la preghiera del cuore,questo vale per il percorso spirituale personale, ma non vale assolutamente per la preghiera di gruppo, di comunità e in questo caso la Chiesa deve essere i ritrovi di tutti i cuori.

Io posso studiare canto a casa ma è scuola di musica che vado. I bambini studiano a casa, ma a scuola vanno. Posso fare gli addominali a casa, ma ottengo molti più risultati in palestra.

Quindi... posso pregare a casa, ma la preghiera in chiesa nel luogo adatto, avrà il suo significato, voi che dite?

La priorità è accogliere i fedeli, ma facendo il paragone della palestra, se nessuno mi viene, se non ho clienti (fedeli), la palestra chiude.

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