Discussione: sul fumo
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Vecchio 22-04-2009, 16.42.53   #81
centomila
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Ovviamente no Cento, gira la testa e quant'altro, solo che se inizi quando hai 16 anni lo fai per sentirti "fico" non perchè ti da piacere... poi ne diventi schiavo, o dipendente come preferisci.
Se dopo un anno fosse ancora tossico-dipendenza, intesa come dipendenza dalle sostanze contenute nelle sigarette, ci sarebbe seriamente da preoccuparsi, invece la dipendenza fisica dalla nicotina per quel che ne so è la prima cosa che si puo' vincere, mentre è il resto il difficile secondo il mio punto di vista, vuoi il ricordo, vuoi l'illusione di star bene etc ma quella è dipendenza psicologica secondo me...
Infatti il giochino diabolico è tossicodipendenza+lavaggio del cervello=schiavitù.

Dici bene quando affermi che dopo un certo periodo (circa 1 mese) la tossicodipendenza cessa di esercitare il suo influsso sul fisico.

Non cessa tuttavia di esercitarlo sulla mente. Ma SOLO se attribuisci al fumo una valenza che NON HA. Cioè di darti un momento di piacere, di aiutarti a concentrarti, a rilassarti, etc.

E' una convinzione priva di fondamento. Infatti la 1 sigaretta (non solo la prima in assoluto ma, anche, la prima con la quale ricominci dopo aver smesso) è del tutto senza piacere e senza nessun aspetto positivo. Non rilassa, fa puzza, etc. Dopo, appena fumata la prima, scatta o riscatta la tossicodipendenza vera e propria. E il momento di piacere deriva sempre e solo da quella cosa lì: assumere la nicotina allevia la tua crisi di astinenza. Per quello ti rilassi. Mentre l'effetto della sostanza nicotina è, al contrario, eccitante!

In ultima analisi quella che tu chiami dipendenza psicologica è semplicemente una bufala, una fregatura.

La prova decisiva è, come sempre, pensare alla prima sigaretta.

Diverso è il discorso quando si parla di droga. Lì, la prima volta, è piacevole! E anche quelle successive.........almeno per un certo periodo.

Quella dunque si può chiamare dipendenza psicologica. Con l'Hashish, per esempio, non esiste dipendenza fisica. Eppure quella psicologica esiste. Perchè è davvero piacevole. Almeno così ci dice la scienza.

Ho spiegato più volte gli stessi concetti appresi con la lettura del libro in questione. Ma, evidentemente, non sono bravo a spiegarmi.

L'autore, viceversa, dev'essere davvero bravo perchè io e molti altri l' abbiamo capito agevolmente.

Chi legge quel libro (a patto di aver già provato a smettere ed essere determinatissimo a riuscirci) smetterà in un batter d'occhio!

Ho già visto fumatori ben più accaniti e MENO motivati di me smettere all'istante.

Provare per credere.
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L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
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