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Vecchio 18-06-2006, 15.44.35   #15
ellebi111
Ristruttura la casa
 
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Originalmente inviato da acquaefuoco
Se non ricordo male il primo dei due disastri del progetto Shuttle (il Challenger nel 1986) fu la prima occasione in cui venne aperto un dibattito di una certa intensità sul fatto che la tecnologia era diventata talmente complicata da essere intrinsecamente fragile.
Quella visione forse un po' catastrofista - che sentivo comunque parecchio calzante - pare oggi soppiantata - quasi con un collettivo sospiro di sollievo - dalla metafora del web (nato proprio per esigenze militari) dove l'affidabilità di un sistema deriva dalla ridondanza dei sottosistemi che possono assolvere alla stessa funzione.
Sbagliato, il dibattito verteva (lasciando perdere le testate pulp) sul fatto che la mancanza di disastri avava reso tutti troppo sicuri. Le possibilità di disastro delle missioni apollo (le prime) erano del 30 %, ovvero chi saliva sulla navicella sapeva che aveva tante possibilità di tornare giù carbonizzato od assiderato (se tornava). Altra cosa, la ridondanza eseguita con almeno tre sistemi è sempre stata utilizzata nelle apparecchiature 'life critical' ed in molti sistemi d'arma ad alta tecnologia, non diamo quindi al web meriti che non ha.

Qualcuno di voi è mai stato al museo dell'aria a Washington? Le cose che mi hanno colpito di più sono state il writght filer II (l'aereo con cui i fratelli wright fecero il primo balzo di 12 secondi), un pezzo di pietra lunare dsponibile per essere toccato (ebbene si, ho toccato la luna, od almeno un suo pezzo) e le prime navicelle spaziali. La prima di queste era un tronco di cono con base maggiore di due metri (anche meno) di diametro, alta si e no un metro, il fondo tutto bruciacchiato dalle temperature subite durante il rientro e due oblò da cui si poteva vedere l'interno. Il pilota era incastonato dentro alle apparecchiature che erano disposte anche in mezzo alle gambe, non permettendo quindi nessun movimento per tutto il viaggio. Tanti interrutori e spie (altro che computer con cui dialogare) per regolare la luce interna, le radio, l'ossigeno e pochi altri parametri nella speranza che a Huston avessero calcolato bene tutto. Posso veramente usare la parola eroi per quegli uomini ma aggiungerei anche pazzi. La prima cosa che salta all'occhio è la pericolosità, quasi dei novelli baroni Monchausen su una sofisticata (neanche tanto) palla di cannone.
Il primo viaggio destò scalpore, al quinto tutti davano per scontato che si potesse fare, che fosse come prendere un treno per andare nella città vicina, e forse vista la scarsa manutenzione fatta dalle nostre ferrovie avevano pure ragione. La sequenza ininterrotta di successi rese tutti sicuri del fatto che nulla poteva più accadere.....

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Originalmente inviato da Uno
# il 286 sarebbe stato nell'Apollo e non nello Shuttle, probabilmente è una leggenda metropolitana... anche se non riesco ad immaginare un mainframe degli anni 60 in quella navicella
Immagina pure, le mie informazioni dicono mainframe IBM addirittura mantenuto in produzione per l'occasione. Del resto il progetto di una (o più) navicelle non dura 5 minuti, e se la scelta è caduta su un sistema affdabile all'inizio del progetto il primo utilizzo sul campo vede l'oggetto assolutamente obsoleto.


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Originalmente inviato da Uno
Non escluderei un fondo di verità nel fatto che lo sviluppo militare (e la nasa anche se non è militare.......) sia realmente 30 anni avanti a ciò che noi possiamo possedere come comuni cittadini.
Si,ma anche in questo caso si tratta di estremizzazioni di tecniche conosciute. Un telaio di formula 1 è costosissimo, fatto in fibra di carbonio costa quanto 100 autovetture fatte in alluminio, dando vantaggi di peso e rigidità che sono minimi, ma che se si battaglia sull'ordine di 1/2 secondo al giro diventano ben spesi. questo ovviamente se escludiamo Roswell e gli eventuali extraterrestri dal computo dei ricercatori, ache se so che in questo sito è come buttare benzina sul fuoco!

Caro Kael, a te rispondo dopo, se no rischio comunque che nessuno arrivi alla fine di questo post, fammi solo dire che l'uomo si è volontariamente schiavizzato all'utilizzo dei vestiti, del frigorifero, delle medicine, delle penne per scrivere, dei supermercati diventando sempre più pigro.

Ultima modifica di ellebi111 : 18-06-2006 alle ore 15.47.30.
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