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Vecchio 21-11-2008, 02.46.45   #2
jezebelius
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Urca, ad essere sincero non ho mai sentito questo tipo di trattamento per questo non saprei da dove iniziare ma ci provo lo stesso.
Debbo dire che forse il " trucco" del mestiere, oltre ad aver frequentato un corso ad hoc come è anche naturale che sia, l'allievo abbia dovuto imparare, per poi riproporre, questo tipo di massaggio.
Ovviamente non dico nulla di nuovo, anzi è quasi scontato, non fosse, forse, sia per l'impegno che ci vuole e sia per imparare il tipo di massaggio( molti dei corsi che vengono organizzati sono molto superficiali ma ciò non toglie la reale valenza del massaggio stesso - e forse del massaggiatore - benché, spesso, non via sia una vera padronanza della/e materia/e ).
Credo che alla fine sia con questo che l'operatore riesce ad agire sul ritmo perso e quindi da ristabilire/ritrovare.

Se c'è in fondo un ritmo da ritrovare - che, come dici, per ragioni di stress fisico od emotive si è perso - è con un ritmo uguale ed opposto che si trasferisce nel massaggio a rendere possibile " un reset" e tornare all'originale, probabilmente.
Forse, allora, si potrebbe parlare di " correzione" e, per questa, ripristino della situazione precedente, appunto attraverso piccole pressioni sulla zone principalmente interessate.
Ora la correzione, per definirsi tale, dovrebbe avvenire secondo determinati canoni.
Da ciò se l'operatore si adopera nel tipo di massaggio sbagliandolo potrebbe nel peggiore dei casi contribuire ad accentuare i dolori o, il che è meno tragico ma quasi inutile, a risolverli solo parzialmente.

Interessante poi questa parte:

Citazione:
Un trauma fisico o emotivo può alterare questo ritmo con l'insorgenza di vari inconvenienti
Non sapevo neanche di questo.
Meglio, ne avevo il sentore anche perchè in questi giorni mi è capitata una situazione per la quale era evidente la perdita di energia a seguito, appunto, di un trauma fisico; a dire il vero anche se in misura minore è tutt'ora attiva.
Quindi tornando al fatto che esiste accanto al ritmo cardiaco e quello respiratorio anche quello che regola la produzione del liquido cerebrospinale, presumo che trattandosi della " macchina" uomo, richiamando anche altre discussioni che stiamo affrontando in questi giorni, questi ritmi, ancorché riconducibili a quei centri che agiscono, operano in maniera istintiva, siano basilari per l'equilibrio.
Ora l'evidente scompenso di uno - possiamo pensare al ritmo cardiaco che per una paura improvvisa viene sconvolto e quindi il cuore aumenterà i battiti, oppure al respiro che aumenta per la medesima emozione e dunque, a questo punto pure se mi sorge il dubbio che non vi siano solo questi, a quello cranio-sacrale - sconvolge l'equilibrio iniziale portando dolori e quant'altro. Scompenso che si traduce nella perdita di energia e quindi nel dolore.
Penso anche sia al fatto che questi equilibri, se pure in un certo senso indipendenti, contribuiscano all'equilibrio generale ma anche che regolato uno se ne regola, di conseguenza, pure gli altri...ma forse mi sto spingendo troppo al di la...
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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