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Vecchio 07-02-2007, 17.47.30   #4
jezebelius
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Credo che questa situazione sia figlia di altre alle quali non si è mai posto rimedio poichè si è sempre approfittato della passiva partecipazione, come dire " Finche la barca va..."!
Il risultato è quello del collasso, e si vede, di un sistema che fonda se stesso sulla indipendenza, senza accorgersi che invece questa è solo illusoria giacchè si tratta, nello specifico, di "dipendenza" al sistema stesso.
Forte sta cosa...si tende ad essere indipendenti( con l'auto o quanto meno per la mobilità), illudendoci di questo, ma ciò nasce, al contrario, da una dipendenza al sistema...mah!!
Però credo si possa affrontare questo problema, perchè di questo come tanti altri si tratta, da varie angolazioni.
La prima è quella della serrata.
Analizzandola mi viene da pensare: " Ma è proprio necessario chiudere i battenti; il "posto" del distributore, ragionandoci, è minato sul serio o si tratta della solita chiusura autorizzata dietro alla quale ci si nasconde per tutelare interessi di una categoria( che per inciso non rispettano probabilmente quelli di altre tra cui l'utenza che usufruisce del carburante)?
A questa domanda si potrebbe rispondere che è vero, bisogna fare qualcosa a mo' di risposta, da parte dei distributori, e di conseguenza è più che legittima la serrata ma non bisogna dimenticare che la maggior parte delle compagnie che forniscono i distributori stessi operano un prezzo e questi, nello specifico, vendono all'utente ad un prezzo alle volte triplicato ( tanto per fare un esempio il carburante dove abito io costa almeno 1€/l in più rispetto ad altri distributori che si trovano " in città").
Non bisogna dimenticare che il prezzo del carburante, nel nostro Paese, è il più caro d'Europa ( come del resto molte cose).
Quello su cui, a mio avviso, si potrebbe ragionare è, forse, il mancato studio approfondito dell'impatto che questa valanga di liberalizzazioni potrebbe avere ( ed ha, talvolta) sull'andamento dell'economia nostrana, anche se come calcolo potrebbe sembrare, a volte, abbastanza aleatorio.
La seconda questione, che non va sottovalutata come del resto la prima, riguarda la liberalizzazione in se.
Siamo certi che questo processo che si è attivato porterà benessere generalizzato conseguente all'abbassamento dei prezzi, risultante di una concorrenza all'interno di quelle categorie " colpite" dal decreto?
Secondo me è tollerabile un ridimensionamento in questi termini, ragionando anche sulla modificazione che potrebbe avere all'interno di tali categorie.
Ma se la tolleranza ovvero il ridimensionamento di una, o dell'insieme, categoria porta scompiglio che inevitabilmente si riversa sul resto dell'economia a questo punto, io Governante, devo necessariamente appprontare calcoli e progetti per avere o creare il minor danno possibile.
Nel caso particolare dei benzinai si tende come si vede a colpire non gia i distributori quanto invece il " cartello " che questi, col passare del tempo, hanno creato.
Non dimentichiamo tra l'altro, per dovere di cronaca e lungi dal colpirlo con questo ragionamento, che il guadagno netto di un distributore si agira intorno ai 60/70 Cent di € al litro a prescindere dagli aumenti o dagli ammanchi che gravano, invece, sull'utenza.
Insomma il problema va risolto ma secondo me in maniera differente.
Da un lato c'è il Governante che tende a smantellare una situazione di comodo creatasi tale nel tempo, dall'altro c'è il consumatore che chiede un equilibrio adesso che la speculazione sull'Euro sta iniziando a far sentire i suoi effetti.
E' vero siamo dipendenti, ed illusoriamente, ripeto, indipendenti credo che al di la tutto ci sia bisogno di una sostanziale sterzata da ambedue le parti.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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