Discussione: incoscio collettivo
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Vecchio 17-12-2004, 20.24.15   #3
isaefrenk
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Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Isa ti do atto di proporre bei argomenti anche se difficilemente riesco a finire una discussione con te comunque anche questo fa parte della vita....
Ok proviamo ad andare in topic
Sono d'accordo con te sulle scienze moderne ,se leggi quella piccola stupida storiella che ho scritto intitolato:" Tribunale dell'umanità..." (che trovi nella sezione "Letteratura frasi e poesie" prima o poi lo commenterò se interessa a qualcuno) ti accorgi che come primo livello di lettura questo dico (poi ci sono altri livelli e riferimenti a a quasi tutta la simbologia esoterica ).
La psicologia è poi una delle scienze moderne più giovani... però... però... non dimenticare che l'apparente nuova scoperta del subconscio collettivo è stata fatta da Jung che ha attinto a piene mani dalla filosofia Induista e Cinese (e non so se anche altro)...
Poi siccome non mi accontento di nessuna verità solo perchè detta da nessun nome importante, ma rifletto (che non significa pensare o solo pensare) per conto mio, affermo che l'inconscio collettivo seppur possibile di essere chiamato in altro modo è un fenomeno reale... basta osservare la storia e molte volte se ne vedono gli effetti... a livello più semplicistico puoi paragonarlo all'akasha (concetto anche questo non sempre ben compreso, simile a memoria collettiva ma non solo).. ma come tutte le cose non ha una definizione assoluta e ci si può scrivere libri interi.
Ciò non toglie il fatto che io non giudico stupidaggini le comunicazioni medianiche o canalizzazioni.... possono essere una ottima fonte di informazioni, ma non sono l'unica.... e non quella a me più congegnale perchè tende a spostare l'assistenzialismo della classe sacerdotale verso la classe spiritica... quando cresciamo noi invece?
Dovremmo discutere su chi o cosa è la vera fonte (o meglio le vere fonti) dei messaggi... ma non è inerente alla sezione (psicologia) anche se nessuno ci iimpedisce di farlo lo stesso...
tra memoria storica e collettiva vi è una diferenza , se pur non paragonabili, per via che l'incoscio collettivo non ha una spiegazione logica e scientifica.
se fosse spigato scientificamente ,cosa impossibile a nostro avviso, ci sorebbero cose che appartengono alla medianità , non stiegabili da questo signor incoscio collettivo.
quando la scienza o i psicologi non sanno dare una risposta al fenomeno medianico, si rifugiano in quella frase.
se la psicologia è riconosciuta dalla scienza, quali prove da la psicologia alla stessa scienza?
stesse prove che la medianità può dare, e cioè che quello che la psicologia può dimostrare soggettivamente non può essere oggettivo e quindi applicabile a tutti.
le prove sono quelle di comportamenti di esseri umani e anche quella della medianità fa uguale, con la sola differenza che chi ha prloblemi psichici si rivolge ad un psicologo, sempre con riserve, mentre la medianità non ha strutture per accogliere e studiare o aiutare chi ha disturbi che provengono dalla medianità, o sensibilità.
come il psicologo ascolta il paziente che spiega i suoi disturbi con la parola , noi facciamo altrettanto, e cioè la parola o il significato delle parole ti possono dare il risultato di chi ai di fronte, quindi il fatto di non valutare il contenuto delle comunicazioni per fare la stessa cosa e vedere se quel punto si vista sia o non sia umano o che provenga da un punto più ampio del nostro, questo fa sì che l'osservatore che scarta questo e quindi non ha tutto il quadro completo per valutare il fenomeno, si ponga in una situazione che diventa lampante e cioè che aveva a priori dei pregiudizi.
il metro di valutazione dell'osservatore deve essere imparziale e tener conto di tutto e alla fine tirare le somme.
ok ciao
isaefrenk non è connesso