Discussione: conscio-inconscio
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Vecchio 06-11-2006, 16.02.29   #5
griselda
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Il nostro mondo interno....

Parto di qui: interno a cosa?
Si è parlato di inconscio e conscio come di una montagna che parte dal fondo del mare. Una parte fuoriesce dall’acqua mentre l’altra è sotto il livello e tramite il fondale le montagne sono unite l’una all’altra.
Se prendiamo l’uomo come parte conscia ovvero visibile dobbiamo pensare che sotto di lui vi sia l’inconscio, quella parte sotto l’acqua ma anche il fondale che lo collega a tutti gli altri uomini e forse andando oltre anche a tutti quelli esistiti prima di lui e che esisteranno.
È una parte invisibile ma esistente. Come se vivesse sotto terra. Come dell’albero è visibile la parte sulla superficie ma esso possiede anche le radici che sono sotterranee.
Ma la parte che fuoriesce a cosa si rapporta?
È conscio tutto ciò di cui possiamo disporre che vediamo di cui siamo consapevoli?
Inconscio tutto ciò che pur esistendo non è percepibile attraverso cinque sensi? Quindi appare sconosciuto perché non ne siamo consapevoli.
Nell’inconscio vengono registrate tutte quelle cose di cui non sopporteremmo il rumore. Possano essere emozioni antiche, dolori, paure, traumi…
È una memoria nascosta ma che viene utilizzata ad insaputa dell’uomo stesso.
Esiste come un automatismo legato al ricordo memorizzato ma perso nell’inconscio di cui quindi non siamo più consci non siamo più consapevoli.
È come quando nel pc mi appare la scritta che dice vuoi che ti comprimo questi dati così avrai libera la memoria? Insomma lui li mette in un posto che però se non conosci come fare ad andare a recuperarli te ne dimentichi e per te sarà come se non fossero mai esistiti quei dati.
Ma questi dati in noi invece agiscono solo che lo fanno a nostra insaputa. E questo ci porta davanti a risultati sempre uguali nell’agire che crediamo consapevole e conscio mentre è sempre influenzato dalla memoria automatica inconscia. Ovvero di ciò che abbiamo esperito nel passato e di cui abbiamo impressionato il nostro data base. Insomma nell’inconscio sta la nostra programmazione. Siamo dei piccoli robot ai quali è stata inserita una scheda di cui non ricordiamo più i dati. Questi input ci muovono ma crediamo di essere noi a scegliere le nostre mosse mentre, lo fa, ciò che è registrato sulla scheda che è memoria inconscia.
Nel conscio ci sta l’interfaccia che esperisce ma le impressioni di ciò vanno tutte a finire nell’inconscio. Esperiamo tramite i cinque sensi. Le impressioni che essi registrano vanno ad impressionare la pellicola dell’inconscio là verranno fotografate immagini che poi agiranno come negativi in contrasto con i positivi consci che alternativamente si contrasteranno. A meno che di mettere un legnetto in bocca al coccodrillo per impedirgli di ingoiare ciò che non deve e di poter vedere ciò che ha ingoiato.
Spero che qualcuno mi aiuti a correggere il minestrone
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