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Vecchio 03-10-2008, 17.50.23   #25
nikelise
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Capo ti dico cosa ho capito, mi prendo un po' in giro perchè spesso sto proprio fuori dal senso del discorso anche se mi impegno. Però questa cosa mi ha fatto pensare molto a me e a ciò che non voglio vedere e un po' non so come fare, e dall'altra parte non lo accetto ma bon vengo al dunque.

Conoscevo una donna che dopo la morte del marito era quasi stramazzata a terra, non aveva più il suo tapirulà, nel senso che con quella mancanza il suo equilibrio si era rotto, perchè le era venuta a mancare la parte che lei non sapeva fare, o aveva pensato di non saper fare che poi è lo stesso in quel caso.
Stava andando in depressione, pensando di non avere più capacità di sopravvivenza da sola...... si è risposata dopo sei mesi.... in pratica è salita sul vecchio tapirulà.
Dopo alcuni anni il rapporto si è incrinato... e lei ha iniziato a stare male... ed è stata lasciata....a quel punto vivendo la malattia come una limitazione non è salita su un altro tapìrulà e dopo sei mesi è morta.

L'altra storia è di una donna che ha vissuto un'episodio che le ha mostrato che la sua vita e le sue azioni: mangiare bere dormire e fare sesso non erano tutto anzi erano veramente pochino, questo è avvenuto cadendo dal tapirulà su cui stava camminando da sempre quasi ad occhi chiusi, era quello che aveva imparato e quello che sapeva fare.
Lo sbilanciamento però è stato talmente importante che ha dovuto prima curarsi o cercare di farlo e poi quando ha provato a risalire sul vecchio tapìrulà ha iniziato ad avere paura oltre a non ritenerlo più idoneo al suo pensiero, mentre però non aveva imparato a costruirsene un altro alternativo, quindi nonostatne vedesse il vecchio tapì da una parte e uno nuovo dall'altro. non trovava la forza ne il coraggio di salire ne su uno ne sull'altro. L'idea di salire sul primo le faceva venire la nausea anche se sapeva che era l'unica cosa che in quel momento sapeva fare e conosceva, l'altro andava troppo veloce e per quanto ci tentasse ogni volta cadeva in continuazione. Anche se la costanza al tentativo e la sua tenacia nel provare e riprovare era grande, si domandava in continuazione dove sbagliasse e quale potesse essere il modo di velocizzare il suo normale andamento.
Ci possono stare queste due storie o non ci sono?
Gri e' stato molto divertente leggerti .
Complimenti .
Provo a risponderti io :semplice , ci voleva , per la seconda , un altro tapirula' il secondo non era quello giusto.
Il tapirula' giusto non viene mica a comando!!
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