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Vecchio 22-01-2008, 12.36.02   #9
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Predefinito

No Turi, il T serve a concentrarsi sul corpo.

Vediamo se capisco cosa intendi con pensieri di anima.
Immagini o concetti che vengono e che fanno quello che vogliono senza che noi percepiamo minimamente un nostro intervento e le definisci leggere perchè non opponi nessun tipo di barriera logica e nessun tipo di interfaccia così da perdere anche il senso di ciò che vedi. In questo modo il pensiero così definito appare leggero perchè nuota nel nostro sonno più totale.
Se ho capito, si chiamano sogni, castelli in aria.
Dai, scusa l'ironia, son stata perfida.

La pesantezza è un ristagno.
La pesantezza che senti andrebbe sfruttata invece che abbandonata, condannata, debellata. Quanto meno conosciuta. Io a volte ho la mente piena e strapiena di parole (e li cerco di fare l'esercizio delle nuvole se hai presente) tanto da avere un senso di nausea. Serve un'opposizione cosciente, serve di chiudere programmi che non abbiamo aperto in maniera cosciente, darci la possibilità di governare i pensieri che ci arrivano e che ancora non facciamo noi.

Io credo, se ritieni che sbaglio mi tengo l'errore, che tu un pò te la racconti dicendo che noti differenza, se non sei in grado di governare il pensiero non dovresti nemmeno essere in grado di poter riconoscere un pensiero puro. Come fai?

Citazione:
questa suddivisione magari è pure sbagliata a livello "tecnico" non lo so, so solo che con la dicitura "pensieri di anima" mi riferisco alla versione più pura e alta di un pensiero su te stessa. Tali pensieri sono "leggeri", molto leggeri e espandono noi stessi.
Mi par di capire che quando sei concentrato su te stesso avverti questa leggerezza e quel che ne nasce non ti stanca... non ti disperde. La differenza starebbe dunque nel ricordarsi di se...

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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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