Discussione: Litigare con dio
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Vecchio 13-12-2010, 01.38.41   #34
dafne
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Tiro sù questa discussione per non dimenticare più..quant'è facile dimenticare!
Nel rileggere i miei vecchi post delle volte ho dei brividoni perchè mi ripeto e ripeto in modo ciclico sulle cose...anche se un pochetto minimo cambiano..

Ho dormito, ho dimenticato, no, ho trascurato il germoglio e adesso lo guardo e mi vien da essere triste ma qualcosa non ci riesce.

Doveva essere così, non sò spiegarmelo ancora ma in qualche modo la cotta iniziale era logico che sarebbe scemata lasciando poi il posto alle cure quotidiane...che tanto mi danno noia

E così ho lasciato perdere ma la pianticella non è morta, rientrando in chiesa in questi giorni ho potuto riacciuffare le sensazioni passate ma vivendole in un altro modo, con un altro senso, un'altra percezione.

Il perdono e l'abbraccio sono sempre lì per me, il calore e l'accoglienza anche e la cosa più importante che adesso davvero riesco a svincolarle quasi del tutto (del tutto ancora no, direi una bugia) queste sensazioni dalle persone e dalle aspettative.

Il mio rapporto con Dio stà maturando, inizio a non aver più il sussurrato bisogno di restare nascosta, di entrare di mattina e uscire se c'è gente, di lasciare un occhio a controllare chi c'è e come mi guarda.

Mi rendo anche conto dello sguardo serio che si posa su di me, come se un padre buono mi volesse bene pur disapprovando quello che stò facendo (o non facendo, meglio). Non lo sò è come se mi avesse accolta e adesso mi stesse guardando come se fosse il momento per me di accoigliere Lui perdavvero, senza ma nè se.

Non è neanche un qualcosa di ecclatante, un'esplosione di chissà quale emozione o di energia o di luce, è qualcosa che viaggia in modo diverso, molto più pacato,più lineare, più costante ma più intenso.

Voglio scrivere questa cosa anche se persiste un pò la sensazione di esser giudicata, che però è un problema mio quindi me lo ciuccio tutto.

Oggi in chiesa dopo la comunione ho sentito quella vocina (quel che rappresenta poco conta adesso, ho deciso) dirmi di togliermi dalle spalle i fardelli che non mi appartengono, di lasciarli andare perchè mi pesano inutilmente.
Poi ancora in un momento di preghiera solitaria.."ti tolgo questi pesi inutili, senti la leggerezza sulle tue spalle e anche con i tuoi figli preoccupati solo di quello che spetta a te e lascia che il resto venga da sè. Devi essere mamma, solo questo, del resto non ti preoccupare. Cercare il significato della parola mamma sarà quello che farai in questa settimana".

Mi sento come se stessi per decidere qualcosa di importante, come se fossi sospesa tra qualcosa che potrebbe cambiare il mio modo di essere e questa voce interiore sento che non và frenata o arginata anche se la mia razionalità (o quello che le somiglia) mi dice che sono matta, che mi perderò ancora, che tornerò tra le nuvole e che i miei problemi peggioreranno.
E' curioso, adesso semplicemente non riesco a crederle a questa razionalità così sterile, certo, con le voci meglio andarci cauti ma le cose che dice la vocina risuonano così sensate...se solo riuscissi ad arginare questa pigrizia maledetta....
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