Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 08-01-2011, 18.05.54   #206
luke
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Per partire dall'esempio di Uno, io una casa bella accogliente non l'ho mai sentita, nel senso di poter vivere situazioni oridinarie in modo normale, proficuo, quindi un pò questo un pò l'interesse (e la necessità) di quel che avrei trovato nel bosco mi spinge a provare.

La "casa" se non era accogliente prima , figuriamoci adesso, vado avanti verso il bosco, certo qualche miglioramento lo avverto ma è più la paura, lo sconforto, la perdita di speranza ed il "sorprendente" realizzarsi di svariati incubi che bene o male presagivo da anni ad atterrirmi , ma anche a farmi dire "vebbè doveva succedere si era capito, sta succedendo è palese , adesso però ci serve anche altro, continuare sempre e solo in questo modo che senso ha?"

Ritorni a casa non sono possibili, c'è da andare avanti, possibilmente senza voltarsi indietro, ma la sensazione è che senza un "qualcosa" di aiuto nella selva oscura mi ci perderò definitivamente

In tutto questo però quando provo a "guardare in alto" mi sembra di farlo in modo diverso da come lo facevo in passato, un pò più raccolto, un pò più umile, guardo in alto e dentro in contemporanea.

Ultima modifica di luke : 08-01-2011 alle ore 18.11.15.
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