Discussione: Proiezioni
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Vecchio 05-06-2008, 12.46.07   #2
Ray
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Iniziando a vedere questa cosa possiamo ragonare sul termine "proiezioni". La differenza tra proiettare e mettere è che se metto non ho più, se proietto tengo ma produco un'immagine in qualche posto... un po' come una diapositiva, io sono il proiettore e l'altro è il muro, quello che accoglie la proiezione.

Tutto nasce dal fatto che ciò che proiettiamo, bisogno o quel che è, è relegato nell'inconscio, ovvero è sconosciuto (o negato)... insomma in qualche modo è "altro da noi", anche se ovviamente non lo è davvero.

Essendo relegato nell'inconscio in un certo modo vive di vita propria... ciò che non conosciamo agiamo (siamo agiti)... quindi sta cosa "si comporta".

Quando "riconosciamo" nell'altro un terreno adatto a questo accoglimento, automaticamente parte questa proiezione che ci permette di "depositare" nell'altro questa parte scomoda... da un certo punto di vista ci permette anche di vederlo, quindi il meccanismo in se non va giudicato negativamente, anche se vederlo non è certo facile (si producono molti indizi che di solito ignoriamo a bella posta).

Dal momento della proiezione in poi (che poi quasi sempre avviene anche una contro-proiezione... una delle caratteristiche del "terreno adatto") l'altro diventa il "custode" di quella parte che abbiamo spostato e tramite lui (e quindi assume un'importanza particolare quell'aspetto nel nostro vissuto), ovvero tramite il rapporto con lui, abbiamo la possibilità/illusione di rapportarci anche con quella parte di noi sconosciuta. (ovviamente se ci rapportiamo con il noi messo nell'altro non ci rapportiamo con l'altro, non lo riconosciamo... vedi eccessive cure, eccessiva gelosia ecc.).
Purtroppo spesso accade che interi rapporti siano basati su queste proiezioni e che quidni, quando vengono ritratte il rapporto salta o comunque passa una crisi... ma forse sto andando un po' troppo di qua e di la, magari facciamo qualche esempio.
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