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Vecchio 04-12-2010, 18.27.20   #33
luke
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Io farei ripartire il discorso da ciò che conosciamo meglio o almeno così dovrebbe essere.
Ci sono cose che sono accertate ed accettate da tutti, per esempio che normalmente il corpo cresce e si rigenera fino ad una certa età, poi alcune parti iniziano a decadere, cioè la rigenerazione inizia ad essere meno perfetta fino alla morte.
Questo detto in sintesi senza tanto approfondire dal punto di vista biologico che ora non ci interessa ai fini del discorso.

Ai fini del discorso quello che ci potrebbe interessare esplorare è perchè le cellule ad un certo punto decidono di cambiare strategia e di non riprodursi più bene. Dal punto di vista biologico ci sarà chi ci racconta dei marcatori temporali, una sorta di orologio cellulare etc... il che è pure vero.
Da questo punto di vista nasciamo con un certo potenziale, come la molla di un orologio, e quando questo si esaurisce pouf... quindi seguendo questo filo possiamo pure dire che la vita è conseguenza di quella mortalità già determinata, ma ci sono altri punti di vista da valutare...

Qui si potrebbe aprire un interessante discorso (rimanendo nell'ambito filosofico, altri ambiti dovrebbero essere esplorati altrove) sul fatto che se un orologio può essere caricato e riparato perchè non si dovrebbe poter fare la stessa cosa con un corpo umano. Si potrebbe discutere sul fatto che l'orologio non si autoripara ma occorre un ente superiore (l'uomo) e che l'uomo è diverso da un orologio quindi valutare se comunque potrebbe autoripararsi da solo etc...

Però ritengo che sia più utile prima provare ad osservare altre cose.

Il periodo in cui le cellule di un corpo iniziano a decadere coincide grosso modo con il periodo di fine dell'adolescenza, cioè quando una persona dovrebbe iniziare ad essere matura, ad avere delle esperienze, a prendere delle posizioni (la società per esempio concede il voto, la patente etc..).

E torniamo al discorso causa-conseguenza. Che siano il "blocco" delle cellule a condizionare il "blocco" dell'individuo o viceversa poco conta, anzi io direi che le due cose vanno avanti di pari passo in una mutua relazione, soltanto che mentre sulle cellule, teoricamente, non abbiamo potere diretto, sulla nostra vita, sui comportamenti, sulla voglia di imparare nuove cose etc... si che abbiamo un certo margine di potere. E' possibile sforzarsi di fare una cosa indipendentemente dal fatto che poi lo sforzo dia risultati.

Ok mi fermo perchè ho messo parecchio materiale in gioco.
Personalmente ho notato che avere grandi obiettivi, non sentirsi arrivato, magari perchè così è meglio dal punto di vista sociale, avere smania di cercare ancora, a volte anche in modo "rabbioso", ha portato perlomeno, una certa conservazione del fisico,delle energie, forse non casuale, rispetto a chi ha chiuso la porta a molti aspetti della sua vita.

Io presumo di avere un fisico che dimostra, sotto divrsi punti di vista, svariati anni di meno rispetto a quelli che ha, e la stessa cosa l'ho riscontrata in altri casi simili al mio, come se mi "stesse aspettando"...certo questa attesa non potrà, credo , essere eterna, però ho sempre avuto la sensazione che ci siano diversi tipi di percorso che ognuno è più portato a fare rispetto ad altri, poi non è detto che li faccia in concreto, e la frase "gli ultimi saranno i primi", letta in un certo modo, mi ha spesso fatto riflettere...

Ultima modifica di luke : 04-12-2010 alle ore 18.29.40.
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