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Vecchio 08-02-2007, 17.56.54   #9
Uno
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Ripeto che non ho parenti e amici benzinai

Citazione:
Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
Hai ragione ho messo uno " 0 " di troppo.
Comunque dipende dalla possibilità di avere a che fare o con un proprio impianto, e quindi le spese di gestione diminuiscono poichè è di proprietà, o con uno gestito per conto terzi.
Talvolta si arriva anche a 10 Cent/l per cui non credo che sia, anche in questo caso, poco.
Per non saper ne leggere ne scrivere... (diciamo che non ho tempo adesso di fare calcoli) ho fatto una veloce ricerca e ho trovato su http://www.levysoft.it/

Citazione:
Calcolando un prezzo medio della benzina verde di 1,179 euro al litro, si può calcolare che su un pieno di 50 euro:
- 25,84 € vanno allo Stato Italiano sotto forma di tassazione;
- 19,30 € è il costo puro della materia prima;
- 4,88 € è il ricavo lordo dei petrolieri;
- 1,42 € vanno direttamente al gestore della pompa di benzina.
Insomma, pare che più del 50% del prezzo della benzina sia dovuto alle tasse che confluiscono direttamente nelle casse dell’erario!
Da questo vedo che per incassare 142 euro un benzinaio deve fare 100 pieni medi di 50 euro...
teniamo presente che:
1) dai 142 euro il benzinaio dovrà togliere le spese di gestione , quindi se ha comprato la pompa avrà un mutuo o comunque ha messo un capitale, se è in gestione di azienda pagherà un mensile, che sia cifra fissa o sotto forma di percentuale (non so la categoria come lavora).
2)dai 142 dovrà togliere i contributi previdenziali, le ferie, se sta male etc...
3)che per fare 100 pieni in 8 ore (pioggia, caldo, vento) ne dovrebbe fare uno ogni circa 5 minuti

Così a occhio non mi sembra che siano degli speculatori, ma gente che lavora... inoltre come dico sempre per fare i conti bisogna sapere cosa c'è dentro la pentola


Citazione:
Inoltre, per quanto riguarda l'euro in più al litro, dove abito, mi sono sbagliato. Il rincaro è attorno a 0.1/l e 0.3/l
Si paga, in sintesi, il trasporto, poichè abito su un isola, dalla terraferma a qui. La discrepanza sta nel fatto che il rincaro viene operato per ogni litro mentre invece il trasporto si paga, presumibilmente ma non so con esattezza, su tutto il carico. Insomma affrontare la spesa di un traghetto, se pure dovesse costare 100€ a biglietto per il trasporto dell'autopompa( e tra l'altro mi pare non si faccia differenza se è a pieno carico o vuoto ), questo non vale a gustificare la maggiorazione per litro erogato alla pompa.
Ahi... mi tocca "legnarti" ancora
Mettiamo che costi 100 euro il traghetto... non lo so sinceramente.. ma dovresti dirmi pure quanto ci mette la traversata, quanto porta una cisterna, quanto si deve aspettare per l'imbarco....
perchè se ci vogliono 2 ore (all'andata e due al ritorno), dovrai pure mettere in conto le 2 ore di stipendio, contributi etc etc dell'autista anche se sta sul ponte a vedere i gabbiani....
quindi anche se fosse 100 euro già diventerebbero 300/350 (se fosserò 2 ore) minimo... a orecchio penso molto di più....
Forse ci faranno pure una piccola speculazione.... ma non so quanto...




Citazione:
E' vero quello che colpisce il consumatore, ecco perchè mi riferivo prima ad entrambe le parti, è si, da un lato, il prezzo operato talvota dai distributori per fare cartello; non a caso è stata aperta una inchiesta dell'Antitrust nei confronti di almeno 9 compagnie petrolifere. Dall'altro lato però l'accisa sui carburanti è notevole. Si pagano ancora tasse che derivano dal periodo post-seconda guerra mondiale, che all'epoca servivano per recuperare spese che si erano affrontate.
In questo senso quindi, se la liberalizzazione può servire per riportare, ad esempio, un equilibrio tra distributori e categotia di utenti non è meno vero che servirebbe una drastica riduzione delle tasse di qualche punto percentuale, per rendere, per lo meno, il procedimento( realmente) utile per il consumatore che si trova in mezzo a questa cherelle.
In ciò invece, mi pare, che lo Stato dal canto suo si faccia promotore del ripristino dell'equilibrio senza però modificare il suo punto di equilibrio ovvero abbassarlo, per agevolare in maniera reale il consumatore.
Poi fosse per me, al momento, dirigerei i miei sforzi per lo sviluppo di nuove fonti di energia e carburante, l'idrogeno per esempio: ecco se il pagamento dell'accisa avesse questa direzione sarei ben contento di pagarla, al contrario no!
Su questo siamo d'accordo...
Uno non è connesso