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Vecchio 16-10-2005, 17.22.08   #5
Ray
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Predefinito Riferimento: Essere sensibili o deboli

Mi accodo a quanto detto da Kael che mi trova fondamentalmente daccordo, in particolar modo per la prima parte.

Aggiungo che, a mio modo di vedere, è vero che se sono sensibile "sento" la sofferenza altrui (o la gioia... sempre di sfighe si parla qui?), me se sono ancora più "sensibile" mi accorgo anche che lo stato d'animo che percepisco è suo e non mio.

Tuttavia se non sono ancora abbastanza "sensibile" rischiio di venire travolto dall'altrui stato d'animo e la mia partecipazione ad esso diventa forzata invece che frutto di libera scelta... e quindi inutile dal punto di vista dell'aiuto che potrei prestare.

Ovvero si rischia di cascare nel giochino del contenitore di ciò che gli altri non possono e/o non vogliono trattenere e gestire da se. Giochino che può presentare degli aspetti "positivi" se, per esempio io preferisco occuparmi delle altrui situazioni per avere una buona scusa per rimandare di occuparmi delle mie. Ed ecco che divento sensibilissimo a tutto e a tutti, alle loro aspettative, ai loro bisogni, alle loro sofferenze, alle loro richieste implicite... tutto pur di non essere io il diretto responsabile dei miei stati d'animo.

Secondo me la consapevolezza di cosa accade agli altri non è fatto di "sensibilità". Ovvero non si tratta di essere sensibili o meno. Siamo tutti sensibili. Abbiamo la possibilità di percepire cosa accade "sottilmente" agli altri e abbiamo anche la possibilità di decidere se parteciparvi o meno. E di stabilire in quale misura di partecipazione possiamo essere loro più utili.

Quel che importa è stabilire sempre meglio le nostre intenzioni... i motivi della sensibilità. E di rivolgerla il più possibile verso di noi.

Per quanto riguarda poi la tendenza abituale odierna di connotare il sensibile come debole, ma soprattutto come buono e giusto e l'insensibile come forte ma pezzo di merda, basta dire che si tratta appunto di tendenza abituale odierna e si è già detto tutto. La capacità di fuorviare ogni significato, di invertire ogni valore e di mescolare questioni immescolabili ha ormai raggiunto livelli che sfociano nel ridicolo.

Spero di aver risposto almeno in parte a Max... un po' di qua un po' di là...
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