Discussione: il viaggiare
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Vecchio 03-08-2009, 23.29.30   #12
filoumenanike
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Mi piace molto vedere nuovi posti, specialmente se sono immersi nella natura, o città medievali, il resto mi interessa meno.
Però non mi piace viaggiare, ovvero non mi piace fare le valigie, perché non so mai cosa portare, come non so sintetizzare scrivendo non so sintetizzare il mio armadio. Per cui davanti alla scelta altra cosa in cui tentenno, di cosa portare o non portare sono già stressata ancora prima di alzare la valigia. ( oltretutto sono pigra e se penso che poi dovrò lavare e stirare tutto addio e allora non ci penso più, ma penso anche che dovrò camminare e fare fatica)

( Ma sono anche vanitosa e do troppa importanza agli abiti e all’apparenza, se eliminassi questi difetti ecco che sarei più leggera io e la valigia)
Altra cosa fare la valigia per terzi, che vuol dire prendersi la responsabilità di qualcun altro , direi che è terribile e mi procura ansia.
Quando giunge l’ansia inizio a pensare ai medicinali da portare si sa mai che a montecatini terme non l’abbiano, se poi si va all’estero una farmacia intera con il medico mignon non basterebbero.

Poi l’aeroporto l’ansia si aggiunge all’altra ansia: arrivare in tempo, io partirei per non sbagliare un paio di ore prima del normale iter, non si sa mai che….
Alla fine sono esausta ed ho davvero bisogno di un viaggio per rinfrancarmi dallo stress ma ho paura di volare, ho paura di soffrire il mal di mare, (mai sofferto neppure con il mare forza 7) ho paura perché non conosco le lingue di non sapermela cavare all’estero.
Allora mi potrebbero dire a questo punto che ho fatto pochissimi viaggi, invece no!
Mi sono sposata con una persona che è il mio opposto per cui se volevo rimanere sua moglie ho dovuto adattarmi a fare tutto quello che non mi piace fare facendomelo inoltre piacere.
Ho visto posti stupendi ed in quei momenti ringraziavo Dio e mio marito di avermi permesso di potermici riempire di ammirarli sino a consumarli.
Non sono una che poi a casa racconta a caio tizio e sempronio cosa ha visto cosa ha fatto etc, no a volte mi piace risentire quello che quel posto mi ha lasciato, quello che mi ha dato, e che non potrei mai scambiare con altri, una magia che va vissuta, raccontarla non renderebbe merito.
Quando il posto poi mi ha dato tanto ma non ha ancora finito prima che io me ne vada mi lascia una non so che di nostalgia come mi succede con la Grecia pur essendoci andata tantissime volte, l’ho nel cuore e se potessi mi piacerebbe , comprare una di quelle vecchie case in pietra di pescatori e vivere così, (per un po' almeno) con il mare e il doni che sa dare e il calore di quella terra con quei pochi frutti che può regalare. Una vita antica fatta di sole e di terra e di sudore.
Ecco comunque il viaggiare ci mette davanti a noi stessi anche a quelle parti di noi che non vogliamo o facciamo finta di non vedere.
Mi fermo perchè è già lunghissimo.
Lo stress da preparazione del viaggio lo subisco anch'io allo stesso modo tuo, tuttavia avendo un marito che non ama molto viaggiare, al contrario di te mi carico di tutto l'impegno dell'organizzazione...dal luogo prescelto al rientro...lui mi segue perchè sa che mi rende felice..ma se potesse ne farebbe a meno!
Siamo completamente diversi, ad esempio se devo scegliere una strada io scelgo sempre quella che non conosco, lui sempre quella già fatta mille volte, figurati la scelta di un paese straniero!!!!
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