Discussione: Mangiare ragni
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Vecchio 10-07-2011, 12.20.28   #1
Edera
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Predefinito Mangiare ragni

Stanotte ho fatto un sogno abbastanza disgustoso.
Dovevo attraversare un percorso ma per farlo dovevo immergermi anche in un tratto di canale di acqua dolce. Appena mi immergo l'acqua diventa molto fangosa, paludosa e percepisco di essere nelle vicinanze di un mostro acquatico che però non vedo perchè è tutto melmoso. Agitata riesco a riemergere dall'altra parte e appena sono sulla terra ferma mi accorgo di aver ingoiato del fango e sento l'urgenza di sputarlo. Mi esce salla bocca un po' di fanghiglia e di seguito due piccoli ragni neri che mi provocano alquanto ribrezzo. Allarmata guardo il mio ragazzo e gli dico che devo assolutamente vomitare perchè potrei averne altri nello stomaco e potrebbe essere molto pericoloso per la mia esistenza. Mi caccio due dite in gola ma non riesco, passa anche il bisogno di vomitare e mi dico che se è passato probabilmente non mi accadrà nulla.
Continuo il percorso, so che incontro anche un ragazzo che conosco ma tutto si fa confuso e non ricordo.


Ho cercato il significato del ragno nei sogni. A vederla così sembrerebbe rappresentino contenuti che faticano ad arrivare alla coscienza, causa inquietudine e paura verso il loro messaggio. Il fatto che li peschi dall'acqua secondo me è significativo, vuol dire che arrivano dagli strati profondi dell'inconscio
Sembra possa essere associato anche a conflitti che mi fanno sentire in trappola o mi spaventano.. Io sogno di dover vomitarli, di averli mangiati e ne metto al corrente il mio ragazzo. Ho collegato il sogno al fatto che ieri siamo stati a questo matrimonio (di parenti suoi), se fossero due cose collegate significherebbe che ci sono aspetti di questa relazione che mi preoccupano molto e che mi fanno sentire in trappola, mi verrebbe da dire la sua famiglia che avverto come una ragnatela. Gli dico addirittura che se non li vomito potrei morire ma poi non lo faccio, non esce niente e la sensazione passa.
Poi c'è tutto quel fango.. quella sensazione di torbido.

Credo sia più o meno questo il significato, anche se nella realtà mi si è accesa una nuova speranza da questo punto di vista. Sembrerebbe infatti che il mio lui si sia reso conto di certe dinamiche e del fatto di dover capire l'origine di tutta l'ansia che non lo fa vivere bene. In realtà si è già recato da uno psichiatra/omeopata e gli ha parlato.. Una persona molto in gamba che gli ha detto la verità, cioè che per diventare un individuo dovrà accettare il distacco e che gli ha consigliato di fare un percorso, magari di analisi.
Nonostante questo però credo ci sia un lato profondo di me che nutre poche speranze, forse perchè so bene quanto sia difficile in realtà un reale cambiamento e ho paura che la questione rimanga in superficie, senza essere veramente affrontata. Questione vitale per il mio futuro a quanto pare
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