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Vecchio 05-03-2010, 02.01.24   #20
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
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Ah si, dicevo che nuotiamo controcorrente. Ma allora? La strada è cambiata, la corrente è diminuita che noi la si ripercorre più facilmente? No, ma siamo cambiati noi. E non è neanche detto che la ripercorriamo più facilmente, ma solo che possiamo farlo. Poi dipende anche da quanto ci siamo sfiancati o impigriti nel frattempo... se siamo rotolati indietro un motivo ci sarà, no?

A volte credo sia inevitabile, a volte è pollaggine nostra. E' inevitabile solo quando non abbiamo ben portato a termine quello che c'era da fare per passare... ma siamo passati di slancio ugualmente. Questo ci lega, è come impigliarsi la maglia in una maniglia. Possiamo avanzare ancora un po' ma la trazione ci devierà e ad un certo punto la deviazione ci impedirà di prseguire oltre se non torniamo indietro a disimpigliare la maglia.
Come? Possiamo toglierci la maglia? Mi sa di no...
Riprendo un momento questa parte, quando retrocedo, la sensazione che ho è quella di un rimpicciolimento della Coscienza, è come se mi chiudessi in un mondo interno, in parte di sogno, fantasticheria.. potremmo dire allora che retrocedere significa anche riaddormentarsi?

Vorrei capire in che misura e cosa intendi per "pollaggine nostra"... a me sembra molto fisiologica la cosa.. periodi in cui si va avanti vuoi perchè arrivano spinte esterne, vuoi perchè esiste quello slancio di cui parlavi.. ma a me sembra che tanto vado avanti, quanto poi prendo di quei capitomboli tremendi.. e in quei momenti poi, mi impigrisco, mi sfianco, come dicevi sopra. La strada che poi devo ripercorrere a me sembra più faticosa della prima volta, forse proprio perchè in qualche modo ho sperimentato un punto che poi non riesco a mantenere ed inevitabilmente torno indietro, e si richiudono le porte, mi pare che quando percorro la strada nel senso di marcia "corretto", in qualche modo sono tesa verso l'esterno (il "mio" esterno, se si capisce..), mentre quando torno indietro, mi rinchiudo nell'interno, perdo attenzione e concentrazione rispetto al mondo che mi circonda, anche solo rispetto a chi mi parla.. come se avessi la testa tra le nuvole.

E' sonno senza dubbio, ma questo significa che la strada da percorrere va di pari passo a quanto siamo svegli? a quanto riusciamo ad "allargare" la Coscienza ?

Soprattutto, se dipende non solo da un fattore fisiologico, ma anche dalla pollaggine, in che misura e soprattutto in che modo potremmo contenere la strada a ritroso?

Se la maglia rimane impigliata alla maniglia, non resta che tornare indietro , a disimpigliarla, a capire che se c'è un nodo, qualcosa che ancora va sciolto e risolto o compreso, il lavoro va fatto e basta per poter proseguire, ma se non si impiglia la maglia, perchè a volte si torna indietro di diverse porte?.. è possibile evitarlo?
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