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Vecchio 06-03-2010, 00.09.55   #22
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
.. è possibile evitarlo?
Non so, ma credo di no. Sicuramente è possibile non commettere due volte lo stesso errore, ma posto di rendersene conto. Ci son volte che si deve ripeterlo molte volte l'errore prima di rendersi conto che di errore si tratta e di provare altro, che magari poi si rivela errore anch'esso.

Però io la metterei in un altro modo, il concetto di errore (che si potrebbe esplorare meglio, magari apriamo un tread) potrebbe essere fuoriviante.
Prendiamo un esempio, così sfrutto anche per parlare di un altro tema importante: la costanza.
Chiunque Lavori sa fin quasi da subito, anche ove non glielo dicessero, che la costanza è la prima e più necessaria cosa. Senza di essa non solo nulla va a termine, ma spesso poco o nulla si conclude e quel che si combina è a rischio.
Qualunque tecnica, ad esempio, senza costanza non la si può neanche chiamare tale.

Ebbene, ogni volta che non riesco ad essere costante sbaglio? Ma se costante ci devo diventare, come posso esserlo già?
Ovvio che tutti sono capaci di una certa costanza... è che ce ne vuole una certa quantità anche solo per iniziare e poi sempre più per continuare, ma questo significa anche che la costanza può crescere e se può crescere, prima di essere cresciuta è di meno... ossia non sono sempre costante come vorrei e/o credo di dover essere.

Stessa cosa per l'andirivieni... credo/penso/so che sarebbe proprio meglio andare sempre avanti senza mai tornare indietro, ma alla fin fine, se fossi in grado di fare così fin da subito che Lavoro sarebbe? Non dico che non mi servirebbe una Via, ma perlomeno avrei con essa un rapporto diverso da quello che si sente, sarebbe beh... facile.
Insomma, se gioco a basket non posso avere il 100% dal campo tutte le volte, che gioco a fare?
Se fossi già perfetto perchè diventarci?

Però però è necessario farsi furbi... se gioco a basket a quel 100% ci aspiro e cercherò comunque di sbagliare il meno possibile e quindi cercherò di mettermi nella migliore condizione possibile il più delle volte possibili. Ma questo lo imparo sbagliando.

La via è larga all'inizio e stretta alla fine e più giù si è (ossia nelle parti più larghe) più sono profondi i solchi nel terreno a causa delle innumerevoli volte che si è percorso quel tratto avanti e indietro.
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