Discussione: Il paradiso perduto
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 15-01-2011, 19.07.17   #31
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,267
Predefinito

E' vero, è una questione di fiducia, ed io ne avevo incondizionata su di Tina, era la mia sorella maggiore che mi faceva divertire, ma anche in tante situazioni proteggeva soprattutto dalla furia di mia madre.
Quel giorno rischiai di annegare seriamente, sapevo che lì non toccavo, ma se Tina insisteva a dire che avrei toccato una volta tolto il salvagente doveva essere così.
Invece così non fu, e mio padre non si accorse subito della cosa perchè io come tutti i bambini del mondo lo chiamavo continuamente per fargli vedere i miei tuffi "papà guarda" e lui sempre paziente "brava".
Anche in quel tragico momento io gridavo "papà" con le mani fuori dall'acqua, e lui "brava" e rideva orgoglioso poi riprendeva il chiacchierio con lo zio e mio fratello che poverino quella mattina gli avevano dato 8 punti sul braccio e non poteva fare il bagno, eppure fu il primo a capire che non risalivo più da sott'acqua da "troppo tempo" perchè stavo annegando e si buttò subito e senza esitazione a salvarmi. Avevo bevuto una grande quantità d'acqua annaspavo senza più riuscire a risalire. Fu la prima volta che credetti di morire.
Dall'indomani fui di nuovo in acqua ed imparai presto a nuotare, non volevo più rischiare la vita e volevo pure essere come i grandi, andare a largo con gli altri, crescere e fidarmi di me.
Non portai mai rancore a mia sorella per questo episodio che mancava poco mi costava la vita, non lo aveva certo fatto per farmi morire, era un gioco, un momento di leggera incoscienza ma non certo di cattiveria.
Perdonabile, mi aveva salvato la vita altre volte, dall'ira funesta di mia madre.
Ricordo una mattina al risveglio sognai di fare la pipì, ma subito mi accorsi che la stavo facendo nel letto, balzai fuori con uno scatto felino sperando che non avessi bagnato le lenzuola.
Invece aimè c'era un grande alone bagnato come prova della mia colpa e vergogna, l'età era sempre quella dei 6 o 7 anni.
Mia madre mi avrebbe spellata viva per una cosa del genere.
Io non dissi una parola, ero pietrificata dalla paura, ma Tina accanto a me non so come capì la situazione e mi disse soltanto: "vestiti e va a scuola, non dire nulla ci penso io al letto". Io eseguì come un automa, quando tornai il letto era a posto. Non ne parlai mai per scaramanzia, meglio dimenticare subito l'episodio. Ancora mi chiedo come abbia fatto a capire al volo e come abbia fatto per rimediare, forse ha girato il materasso chissà.
Siamo pari Tina, una volta me l'hai salvata e una volta me l'hai fatta rischiare, siamo ancora qui a raccontarcela
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea non è connesso