Mi ricollego al primo giorno di ricognizione e ad un certo punto vedo in lontananza nella spiaggia qualcosa di indefinito, mi avvicino e noto che è una rete, quelle che si usano per lanciare in mare e si aprono a cerchio con i piombi intorno e i sugheri rossi, noto subito che ci sono dei pesci impigliati e che sono morti ma non da molto infatti non si sente odore. Ormai erano un tutt'uno con la rete e con la sabbia bagnata e per gioco ho provato a tirare da un capo questo groviglio di cose ed era pesantissimo soprattutto il peso dato dall'affondamento nella sabbia. A volte si vorrebbe fare qualcosa per gli altri ma le circostanze rendono impossibile qualsiasi intervento anzi si rischia di rimanere contaminati. Proseguo ancora e prima di arrivare a quel fiume che ho detto sopra noto molte cose trasportate li e in particolare una palla di plastica dura che ferma la mi attenzione e che raccolgo, noto che è formata da due semisfere forse saldate dato che si nota come un filo sporgente al centro.
Ai poli c'è una scritta che devo ancora decifrare e mi incuriosisce il modo in cui è stata fabbricata, sembra artigianale e a scuoterla fa anche un leggero rumore ma è ermetica, insomma sigillata. In ultimo non mi spiego la destinazione della stessa dato che non rimbalza in modo usuale e fa anche male se lanciata addosso, la circonferenza approssimativa è di circa 20 cm.
|