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Originalmente inviato da diamantea
Ho già raccontato in un mio post della piccola fiammiferaia che albergava dentro di me e mi condizionava soprattutto nella sfera affettiva, e successivamente l'ho utilizzata come strumento di crescita e di guarigione.
Mi piacerebbe condividere e soprattutto capire il significato psicologico di questa fiaba di cui non si parla molto nè sui libri nè su internet, almeno non ho trovato materiale sufficiente a fornirmi le spiegazioni di cui ho bisogno.
ps: l'ho messa in esoterismo ma forse poteva andare anche in psicologia.
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Penso che questa fiaba ha più significati, come tutte le fiabe.
La bimba povera, sfruttata da suo padre che la manda nel freddo a vendere fiammiferi, nell'ultima notte dell'anno.
I fiammiferi sfregati contro il muro si accendono, e alla loro luce e calore la bimba ha delle visioni di tutto ciò che desidera, buon cibo e calore, ma durano solo una attimo perchè subito si spengono, facendola trovare di nuovo affamata e infreddolita e sempre più debole.
Vede una stella cadente e si ricorda delle parole della sua cara nonna, che quando una stella cade un'anima sale a Dio, non sapeva che quella era la sua stella.
Accende ancora un fiammifero pensando intensamente alla sua nonna e la vede nel chiarore della fiammella che le tende le mani, ma sa che è una visione e che scomparirà presto come le altre, non vuole farla scomparire e allora accende i fiammiferi rimasti, e corre nelle braccia tese della nonna, incontro a tutte le cose belle che aveva sognato.
La bimba, non riuscendo a vendere i suoi fiammiferi per poter tornare a casa mangiare e riscaldarsi, li usa illudendosi così di soddisfare i suoi bisogni, ma si tratta di un'illusione e se ne accorge ma è sempre meglio di niente nelle sue condizioni... ma equivale anche a scambiare la realtà con un sogno, anche se alla fine quella è diventata la sua realtà.
Infatti accade che vede un segno, una stella cadente, e allora usa tutte le sue risorse per non far scomparire la nonna che le appare bella e sorridente come un angelo, e si trasforma in un angelo anche lei, volando in cielo e lasciando qui una piccola bimba infreddolita con una manciata di fiammiferi bruciati nella mano.
Anche il tempo, l'ultima notte dell'anno, fanno pensare alla fine di un ciclo e l'inizio di uno nuovo...
Anche qui si può dire che alla fine vissero per sempre felici e contente, come nella fiaba di Cenerentola, anche lì quella che doveva essere solo l'illusione di una notte diventa realtà.
Le bambine delle fiabe sono sempre infelici perchè nessuno le ama e si sentono sole e abbandonate, ma accade sempre qualcosa che trasforma radicalmente la loro condizione iniziale, si potrebbe dire un miracolo d'amore, e la situazione iniziale viene rovesciata.
Inoltre mi ha colpito il fatto che quando una cosa cade, un'altra sale, e questo mi fa pensare a un fattore di estremo equilibrio che aggiusta le situazioni ingiuste.