Discussione: L'Attenzione
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Vecchio 08-01-2007, 21.56.30   #5
Ray
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Certo Uno, in senso stretto (beh, anche allargato) hai ragione. Qualsiasi cosa, anche lo stare passivi, alla fin fine è azione... non solo, anche il "prestare attenzione" è un'azione, forse l'azione più azione di tutte.

Però però... al di la del modo in cui capita di esprimersi a me pare di capire che Kael focalizzasse il discorso su un certo tipo di "agire", molto legato ad un "fare" fisico mentre Mooncat espandeva anche ad un "fare" più interno, più passivo se vogliamo, qualcosa di direttamente connesso con il percepire.

Anzi, se connettiamo il tutto al discorso del passivo/attivo, dove se sono passivo non faccio ma subisco/mi accade anche se mi sembra di fare qualcosa e se invece sono attivo ecco che inizio a Fare qualcosa fosse anche senza l'ausilio delle mani o del movimento fisico (per leggere muovo gli occhi... è solo un esempio) ecco che risulta come il "prestare attenzione" sia la porta tra il fare (venire fatti, subire) e il Fare.

La percezione è l'esempio ecclatante, dato che è la cosa quasi impossibile da invertire (non fare) e per questo l' "azione" in cui siamo più facilmente passivi. Se prestiamo attenzione nel percepire iniziamo a fare anche percependo... (questo sempre se ho inteso le intenzioni di Mooncat).

PS: postato senza aver letto Astral

Ultima modifica di Ray : 08-01-2007 alle ore 21.58.21. Motivo: inserimento del PS
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