"E perchè continui a paragonarti sempre agli altri?" le dico appoggiando il bicchiere sul tavolino. "E' inevitabile che se ti raffronti a Tizio, Tizio sarà sempre più Tizio di te. Tu sei Marta..."
Prendo un attimo fiato fissandola negli occhi, come per cercare le parole migliori da dire. "E' ora che inizi ad occuparti di Marta, a come è Marta (calco la parola "è"), piuttosto che a come non è..."
"Insomma con tutte le qualità che hai, che sei, tu pensi solo a quello che non sei..."
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