Discussione: sti presidi...
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Vecchio 15-10-2007, 01.17.10   #4
jezebelius
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Sicuramente la situazione nelle scuole, soprattutto in questo ultimo periodo, non è tra le migliori. Si nota una passività senza precedenti sia da parte di chi è deputato all'insegnamento e sia da parte di chi questo insegnamento, si suppone, dovrebbe riceverlo.
Concordo anche sul fatto che spesso gli insegnanti si trovano ad occupare una posizione, diciamo, ibrida nel senso che, da un lato, devono " combattere" all'interno della scuola - lasciando perdere il discorso politico o a questo collegato come i contratti ad esempio - dall'altro devono combattere con ( tro ) gli alunni, il che non è cosa mica da poco.
Ad ogni modo per quanto mi è possibile inserisco ciò che ho trovato con la pretesa di spiegare bene e quindi farmi capire.
La figura del " Preside" ovvero sia " Dirigente Scolastico ", alla quale si può accedere solo con corso di formazione dopo aver superato un concorso, è una figura, per cosi dire, cardine in quanto mette in collegamento l'Istituto o la scuola, quale parte della Pubblica Amministrazione, col resto degli apparati di quella; pertanto collega anche le parti interne alla stessa.
E' equiparato alla figura del dirigente della PA, tranne che per determinati ruoli tipo le Forze Armate o la Polizia per i quali vigono regolamenti e leggi ad hoc. Di questi ovviamente non ci interessa.
Venendo alla domanda specifica posso dire che, da quanto letto nella normativa di riferimento Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165
quando si ha a che fare col Dirigente Scolastico si ha a che fare, appunto, con la Scuola nonchè, di questa, con il responsabile di riferimento. Questa normativa, tra l'altro, è stata richiamata anche nel rinnovo contrattuale della categoria in cui si individuano vari Titoli tra cui quello che a noi interessa, nello specifico, ossia all'Art. 2 " Contenuti della Funzione Dirigenziale".
Ora come premessa penso che vada più che bene.
Nello specifico, e tra un po ne spiego, per quel che ho capito, le ragioni, il Preside " può" prendere il registro al Professore per esaudire quei controlli, in quanto per questi Dirigenti vige una certa autonomia organizzativa, ed appunto, di controllo, all'interno dell'Istituto per la buona gestione di questo e delle risorse ad esso collegate.
Nel nuovo " tipo " di struttura scolastica e quindi della scuola in genere si è data molta enfasi all'autonomia scolastica attribuendo alla figura dirigenziale maggiori oneri.
Il fatto è che, prendendola in considerazione, con tale autonomia sono arrivate maggiori responsabilità per questi Dirigenti che, senza dubbio, devono avere una preparazione particolare.
Quando si parla di autonomia si intende fare riferimento, anche,a quei settori che sono compresi sia nell'area pedagogica, fornendo stimolo alla realizzazione di progetti all'interno dell'istituto, sia didattica, fornendo lo stimolo alle parti scolastiche mettendole in condizione di potere operare una scelta didattica conforme, da un lato, sia alla libertà di insegnamento, richiamata dalla Costituzione e sia, dall'altro, all'instauraizone di processi di autovalutazione e sia, infine, partecipativa, agevolando il dibattito-collegamento con tali parti scolastiche.
A questo punto viene da considerare, anche, l'autonomia organizzativa all'interno dell'Istituto ( il tutto, più o meno, richiamato nell'Art 7 del su detto Dlgs 165/2001).
Entrando più nel particolare quel che a noi interessa è l'Art. 25 del Decreto Legislativo il quale indica quali sono i poteri del Dirigente Scolastico, per l'esattezza:
Citazione:
2. Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, e' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attivita' scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed e' titolare delle relazioni sindacali
Si torna, ovviamente, a quelli che sono i canoni dell'organizzazione autonoma dell'Istituto, tenuto conto che, mi pare, all'interno di questo il Preside o anche il Dirigente, legale rappresentante della scuola, assuma poteri come " datore di lavoro privato". In sostanza, mi sembra, che non cambi granchè anche se, si presume, questa " connotazione" potrebbe dargli la possibilità di " muoversi", sempre nell'ambito di quella autonomia di cui sopra, come meglio crede al fine di verificare se le direttive, per il raggiungimento di obiettivi individuati precedentemente, siano state rispettate, ( insomma questo " controllo " del registro, potrebbe entrare a pieno titolo in quelli previsti per tale figura dirigenziale).
In conclusione, poichè mi rendo conto che è abbastanza lungo come post, direi che nulla vieta, al professore, di redigere comunicazione scritta da indirizzare al Dirigente nella quale si potranno far presenti i problemi riscontrati all'interno dell'Istituto o anche, di questa, farne presente in sede di Consiglio di Istituto lamentando le gravi carenze presenti nonchè la totale mancanza di " supporto" prevista a carico del Dirigente verso e per le parti scolastiche.


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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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