Discussione: Reiki
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Vecchio 18-10-2008, 18.43.50   #23
Grey Owl
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Ora però mi avete fatto venire la curiosità ragazzi, scusate, non potete dire che vi siete trovati male, e poi non dire il perchè, mi avete lasciato un po' la curiosità.

Io istintivamente ho sempre evitato, sopratutto perchè chiedevano prezzi esorbitanti, per qualcosa che ritenevo non valesse quel prezzo, ma oltre ciò non mi convinceva come cosa, non so spiegarvi razionalmente il perchè, ma non ho mai voluto provarlo.

Devo andare sull'altro topic, oppure potete scriverlo anche qui?
Provo a soddisfare la tua curiosità...

Ho iniziato a praticare il reiki dal 1994 (circa 14 e non 18 anni fa) e continuai a farlo per almeno altri 10 anni in fasi alterne.
Ricordo la mia prima sessione, ovvero provai su di me cos'era questo reiki (a quei tempi era meno conosciuto) ed ebbi la piacevole sensazione di alleggerimento delle tensioni superficiali. Inoltre durante la sessione emergevano immagini ed emozioni. Mi dissero che le energie scioglievano le tensioni che tenevano imprigionate queste emozioni.

Così mi decisi di fare il primo livello di reiki e di seguito il secondo livello. Il primo livello lo pagai circa 300mila lire, mentre il secondo circa 700mila lire.
I corsi si realizzavano in un weekend (dal venerdì alla domenica) con un gruppo di una dozzina di persone e due maestri di reiki.

Il primo corso mi piacque molto, ero molto motivato e curioso di questo metodo di guarigione.

Il secondo corso mi spaventò, quando durante le prove, mi misi a disegnare nell'aria il primo simbolo avvertii dietro di me un'onda fredda che mi gelò il sangue.

Nel primo livello ti insegnano le posizioni ed il percorso per il trattamento sulle persone e l'autotrattamento. Nel secondo livello ti trasmettono tre simboli: 1) potenziamento dell'energia 2) guarigione mentale 3) guarigione a distanza

In tutti e due i corsi viene fatto il rito segreto (il secondo giorno) in cui il maestro "ti apre i canali". In verità vi è un precedente passaggio che ti conduce al rito per l'apertura dei canali.
Un rito fatto con le candele e con gesti che solo i meastri conoscono, vengono messi in fila gli allievi con gli occhi chiusi, il maestro passa davanti uno alla volta facendo dei gesti e toccando dei punti sul corpo.

Ricordo che la mattina praticavamo anche la meditazione dinamica (quella di Osho) per pulirci dalle tensioni.

Cominciai a partecipare a serate di scambio, sono serate in cui si fanno sessioni di reiki. I primi tempi non notai nulla ma con l'andare del tempo mi accorsi che sudavo eccessivamente e mi stancavo molto. Non per la posizione fisica (bisogna stare a fianco della persona trattata su un tatami) ma perchè consumavo energie diciamo così psichiche.

Istintivamente mi allontanai da quel gruppo e continuai a farlo saltuarimante, continuai con l'autotrattamento ma poco alla volta smisi.

Ricordo che durante le sessioni vedevo immagini provenire dalle persone che trattavo, sentivo scorrere le energie verso le braccia, mi sentivo prosciugare. Anche dopo i trattamenti rimanevo stordito per ore.

I primi tempi mi sentivo utile ed apprezzato (questo volevo sentirmi dire) e così non ci facevo molto caso, poi col tempo non potevo negare quelle sensazioni che provavo ad ogni seduta.

A distanza di tempo la cosa che mi salta alla mente è che ripetevo gesti senza sapere che effetti si potevano creare alla persona trattata oltre al contatto profondo che s'instaurava.
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