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Vecchio 05-04-2010, 22.48.06   #6
stella
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Ho già raccontato in un mio post della piccola fiammiferaia che albergava dentro di me e mi condizionava soprattutto nella sfera affettiva, e successivamente l'ho utilizzata come strumento di crescita e di guarigione.
Mi piacerebbe condividere e soprattutto capire il significato psicologico di questa fiaba di cui non si parla molto nè sui libri nè su internet, almeno non ho trovato materiale sufficiente a fornirmi le spiegazioni di cui ho bisogno.

ps: l'ho messa in esoterismo ma forse poteva andare anche in psicologia.
Penso che questa fiaba ha più significati, come tutte le fiabe.
La bimba povera, sfruttata da suo padre che la manda nel freddo a vendere fiammiferi, nell'ultima notte dell'anno.
I fiammiferi sfregati contro il muro si accendono, e alla loro luce e calore la bimba ha delle visioni di tutto ciò che desidera, buon cibo e calore, ma durano solo una attimo perchè subito si spengono, facendola trovare di nuovo affamata e infreddolita e sempre più debole.
Vede una stella cadente e si ricorda delle parole della sua cara nonna, che quando una stella cade un'anima sale a Dio, non sapeva che quella era la sua stella.
Accende ancora un fiammifero pensando intensamente alla sua nonna e la vede nel chiarore della fiammella che le tende le mani, ma sa che è una visione e che scomparirà presto come le altre, non vuole farla scomparire e allora accende i fiammiferi rimasti, e corre nelle braccia tese della nonna, incontro a tutte le cose belle che aveva sognato.
La bimba, non riuscendo a vendere i suoi fiammiferi per poter tornare a casa mangiare e riscaldarsi, li usa illudendosi così di soddisfare i suoi bisogni, ma si tratta di un'illusione e se ne accorge ma è sempre meglio di niente nelle sue condizioni... ma equivale anche a scambiare la realtà con un sogno, anche se alla fine quella è diventata la sua realtà.
Infatti accade che vede un segno, una stella cadente, e allora usa tutte le sue risorse per non far scomparire la nonna che le appare bella e sorridente come un angelo, e si trasforma in un angelo anche lei, volando in cielo e lasciando qui una piccola bimba infreddolita con una manciata di fiammiferi bruciati nella mano.
Anche il tempo, l'ultima notte dell'anno, fanno pensare alla fine di un ciclo e l'inizio di uno nuovo...
Anche qui si può dire che alla fine vissero per sempre felici e contente, come nella fiaba di Cenerentola, anche lì quella che doveva essere solo l'illusione di una notte diventa realtà.
Le bambine delle fiabe sono sempre infelici perchè nessuno le ama e si sentono sole e abbandonate, ma accade sempre qualcosa che trasforma radicalmente la loro condizione iniziale, si potrebbe dire un miracolo d'amore, e la situazione iniziale viene rovesciata.
Inoltre mi ha colpito il fatto che quando una cosa cade, un'altra sale, e questo mi fa pensare a un fattore di estremo equilibrio che aggiusta le situazioni ingiuste.
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