Discussione: Luci della ribalta
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Vecchio 17-09-2011, 20.41.19   #9
diamantea
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
E' il modo in cui lo poni che non comprendo molto.

Avevo aperto questo topic con altre intenzioni ma ormai ha preso una piega diversa, seguendo quel che preme più forte.

Hai detto un sacco di cose sorella da angolazioni diverse ma cito solo questa frase perchè ha a che fare con l'apparire.
Apparire vuol dire venire alla luce, manifestarsi, rendersi visibile allo sguardo altrui, quindi togliere dalla zona ombra una parte di noi con cui ci mostriamo al mondo esterno.
Ma aggiungerei anche che gli altri ci vedono con quel che i loro occhi riescono a vedere indipendentemente da come decidiamo di apparire.
Il palcoscenico è il luogo in cui si appare. Anche il luogo di un accadimento si chiama in modo figurato teatro.
Nel frattempo mi sono chiesta anche spinta da una richiesta sul perchè voglio apparire in un certo modo e sono salite delle cose che dovevano salire. Cose che so ma dimentico di sapere pensando, ogni volta che me ne ricordo ed elaboro, di aver risolto.
Nemmeno l'asino cade nello stesso fosso più di una volta!

Le mie considerazioni sono al momento che tutto gira intorno al proprio spazio vitale, quel che ci sembra abbiamo conquistato, è nostro e non lo vogliamo tolto, oppure ci piace e lo vogliamo conquistare. Ecco che l'apparire, o il modo di dire le cose cambia per ottenere l'effetto desiderato.
Se ho un atteggiamento seduttivo divento esibizionista, se dico le cose come le penso divento dura. Ci vuole la giusta misura, ma giusta per chi? Per me o per chi la riceve?
Se dico una cosa a te che sei intelligente e sensibile posso usare una via di mezzo. Se dico una cosa a una persona dura di comprendonio devo essere più dura della sua zucca se voglio/devo farmi capire.

Certo io dal mio punto di vista mi sono sentita una pettegola visto che di solito mi faccio gli affari miei e se proprio devo farmi quelli altrui agisco diretta. Forse alla nostra ex collega corista avrei dovuto subito darle due ceffoni invece di dover riferire dei particolari che hanno indotto che di dovere di buttarla fuori dal coro. Altri due ceffoni a quell'altra corista l'anno scorso che mi ha rovinato un anno della mia esistenza. Certo rischiavo una denuncia, pare che questa cosa tra persone civili non si può fare però sarei stata veramente me stessa. Invece c'è stata tutta una catena di eventi che hanno fatto precipitare tante cose in altre direzioni, compreso il mio bisogno di proteggere il mio posto e la mia IP attraverso il mio RP nel coro che è come una famiglia inducendomi a modi e comportamenti che non è mio solito adottare, e quel che è peggio è che ci ho provato pure gusto. L'ego giustiziere e vendicativo ha fatto capolino.
Ecco che si tirano fuori altre parti di se, si appare in altri modi diversi tranne per quello che veramente si è, sempre se lo si conosce chi siamo.
In mezzo alle buone intenzioni e alle giuste motivazioni vi era mescolato anche ingredienti meno nobili.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 17-09-2011 alle ore 20.43.37.
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