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Vecchio 03-01-2007, 17.49.03   #17
jezebelius
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Nn credo che se cresce uno l'altra nn ne possa godere e viceversa. Se si innesca davvero il crescere insieme allora la procreazione della coppia nn è più "solo" far nascere figli.

Secondo me ci sono molte cose che andrebbero riportate, ma parto da questa per introdurre ciò che vorrei dire..
Insomma è inevitabile che l'attivarsi di quel meccanismo che è la " crescita ", non soltanto individuale ma anche della coppia, posto che si voglia camminare in quel senso, continua in questo, sia lui che lei, ad avere uno " specchio" .
E' costruttivo tutto ciò che si verifica, per cui anche gli attriti. In questi scontri è ancora più palese l' attivarsi di dinamiche che probabilmente possono farci vedere ciò che fino ad allora non si era visto, vale a dire prendere coscienza che non era poi cosi ovattata l'atmosfera. Come uno schiaffo l'attrito si abbatte sulla coppia per dare l'input al fine di uscire da quella situazione di torpore.
Non credo di dire qualcosa di stupido se dico che a volte, con un minimo di consapevolezza, lo si può anche creare ( lo scontro ) cosi da trovarsi in quella circostanza imbarazzante; insomma una induzione " quasi " consapevole del litigio, o se vogliamo del confronto.
Ma da questo possono venire fuori delle sfaccettature del problema " stimolato " in quanto se da un lato questo è stato indotto( a posta o anche no), dall'altro, ovvero da chi lo subisce, non è detto che lo si voglia risolvere, o quanto meno v'è una pretesa parziale circa la volontà di risolverlo, come vi può essere una presa di coscienza che non è immune, ed in quanto condizionata,dall'orgoglio che si riversa a cascata lsue possibili soluzioni.
Cerco di spiegarmi meglio.
Se litigo e questo litigio l'ho indotto affinchè fuori esca un problema, questo trova il suo motivo fondamentale nell'affrontare questa situazione poichè, si presume, c'è una capacità che si rivolge alla eliminazione/metabolizzazione di questo attrito.
Ora sono daccordo che non bisogna scappare dinnanzi alle situazioni che non ci piacciono , ma queste se per un verso vogliono essere affrontate, per l'altro invece possono essere motivo di divisione , che porta inevitabilmente la coppia a sfasciarsi.
Secondo me bisognerebbe anche "cercare ", aggiungo in maniera consapevole, se non vi siano situazioni condizionate dall'egoismo. Chi possiede una visione un po più sveglia delle cose, potrebbe comunque trovarsi nella impossibilità di far capire all'altro/a che la crescita" insieme" è lungi dagli interessi personali o tipi di comportamento; questi, se di crescita si tratta, non possono inficiare un rapporto e men che meno dovrebbero risultare " standardizzati" col fine di assecondare una richiesta dell'altro/a per non rischiare la separazione.
A mio avviso se di coppia si tratta, in primo luogo bisogna che vi sia la presa d'atto che prima si è un individuo, e che dunque si mantiene la propria individualità con tutto ciò che ne consegue, e dopo, come passo ulteriore/successivo, si è una coppia, appunto, con tutto ciò che ne consegue.
Siamo, in quanto uomini condizionati dall'istinto e dalle emozioni, portati a valutare le circostanze secondo elementi fondamentalmente egoistici e non invece a discutere, come elementi individualizzati ( poichè come detto più su secondo me lo stare insieme presuppone, oltre che una evoluzione di coppia, una crescita anche stimolante per se stessi) in un nucleo di confronto.
Si tende, per la maggior parte, a non vedere se stessi ma a cambiare gli altri, anche inconsapevolmente, per fare piacere a noi medesimi nella illusione che si possa parlare di con-divisione: se il mio compagno/a mi rispetta, non facendo ciò che gli chiedo di non fare, possiamo con-dividere tutto.
Non mi pare sia la stessa cosa però, poichè qui, con questo modo di ragionare, si lede qualcosa!
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 03-01-2007 alle ore 17.51.37.
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