L'altro lascia un'impronta in noi e con questa impronta ci relazioniamo. Anche con l'altro ci relazioniamo, ma egli lascia la sua impronta su una parte di noi prima disattivata e che, grazie alla vivificazione, chiede di essere integrata.
Ciò non può avvenire finchè abbiamo qualcosa in sospeso con quella parte, anche se noi percepiamo che il sospeso è con l'altro. Cosa che può anche essere ma con la sua dipartita quel sospeso si sposta e diventa altro. Resta il sospeso con l'impronta che può essere compensato in qualsiasi momento, anche se poi alla fine è sempre a tempo debito. Compensato, è libero all'integrazione. E il sospeso con l'altro si sposta e lo ritroverai.
Insomma, in sintesi, i sospesi sono due. "Pronunciando" le parole non dette puoi sistemarne uno, l'altro arriverà in altra forma. E puoi comunque seppellire.
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