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Vecchio 17-11-2008, 19.34.08   #18
Sole
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Citazione:
In un certo senso si potrebbe dire che come nella chirologia (mano destra e sinistra) il cognome è il passato e il nome il futuro... con l'usanza di riprendere anche il nome dell'avo si cerca di rafforzare alcune caratteristiche che si vorrebbero tenere nella memoria genetica della famiglia, questo ovviamente posto che il passaggio di nome sia una cosa consapevole, cosa che oggi non è più.
Se ci fate caso c'è anche una gran moda della ricerca del nome strano o esotico/straniero, un'inconscio desiderio di spezzare le catene e le tradizioni della famiglia, senza sapere che così non si spezza nulla, si perde solo la forza.
Sarà anche per questo che i Papi cambiano nome e scelgono quello di un Papa che hanno stimato o che hanno scelto per caratteristiche particoli. E' una bellissima usanza però allora il doppio nome le varie Maria-qualcosa dovrebbero significare ancora di più il passato rafforzato e il futuro, dove il primo nome è il nonno e il secondo il proprio nuovo nome.

Una teoria che portava Jodorowsky sui nomi dei nonni diceva proprio che nel dare il nome del nonno si condannava il piccolo a rivevere lo stesso destino in una maniera o in un'altra. La cosa mi pare eccessiva, ma aspetto anche la vostra opinione, in ogni caso l'unica cosa che posso vederci di vero è che sicuramente l'inconscio -in questo caso possiamo parlare di Eggregore della famiglia?- della famiglia individua nel giovane l'erede psciologico del nonno e così facendo gli trasmette una serie di condizionamenti che sarà "costretto" a realizzare, cosa che magari nel passato, essendo consapevoli di quello che facevano, non accadeva, erano attenti a non condizionare pur immettendo un ricordo tradizionale.
Può essere così?
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