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Vecchio 01-12-2011, 11.44.19   #1
Uno
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Predefinito Integrazione, mescolamento e polarizzazioni

Apro il discorso in esoterismo per renderlo più pratico, ma molto di quello che scriverò può essere visto anche solo in chiave psicologica.
La tendenza è scambiare integrazione con mescolamento, cosa che all'inizio può essere anche necessaria, ma non è lo scopo finale dell'integrazione.

Esempio semplice e stupido su cui poi possiamo discutere.

Se c'è un foglio con molti punti rossi e degli spazi bianchi ed inizio a riempire gli spazi bianchi con dei punti verdi sto mescolando il rosso con il verde.
Se c'è un foglio verde (o quasi completamente verde), dove l'inchiostro non è ancora asciutto (o mettiamo lo possa risciogliere) e ci infilo delle gocce, dei punti di colore rosso, integro il verde con il rosso. Più chiaro ancora se prendo i due inchiostri prima e li mescolo bene prima di riempire il foglio
Con il mescolamento in definitiva, anche quando pare che non sia possibile in realtà è sempre possibile ridividere le due (o più) parti. L'integrazione è indelebile, una volta fatta non si tornerà più alle due parti primordiali benchè sia possibile che delle caratteristiche fondamentali di queste siano ancora ben evidenti.

L'integrazione prevede che ci sia qualcosa in quantità minore che va ad integrarsi con qualcosa di quantità maggiore, con il mescolamento le quantità possono essere anche uguali.
Quello che va ad integrarsi modifica e cambia ciò che è integrato e viceversa, ma la somma delle due parti è diversa dalla somma totale in base alle varie polarizzazioni.
Che significa?

Significa che se la somma fosse uguale io potrei avere (banalizzo al massimo eh...) una parte cattiva che vale 5 ed una parte buona che vale 10, integrando la parte cattiva con quella buona mi troverei ad avere una parte buona di valore 5.
Funziona in parte così, ma non del tutto.
La mia parte cattiva (sempre banalizzando per fare un esempio pratico) potrebbe essere polarizzata nell'impedire agli altri di esprimersi, con l'integrazione questa caratteristica potrebbe diventare una mia capacità di bloccare persone negative. Per far questo occorre che la mia parte buona, quella da integrare con la parte cattiva, abbia (o si crei) una polarizzazione che da ampi spazi di parola alle persone positive.
Prendete il concetto e non fissatevi su positive e negative, buono e cattivo che vogliono dire poco e nulla.

Comunque rimanendo nel buono e cattivo in assoluto, posso mescolare le mie parti buone e cattive e magari riuscire ad esternare solo quelle buone credendo di essere buono e facendolo credere agli altri, ma solo chi integra il male nel bene se poi è ancora buono sarà un buono reale. Per far questo capirete che il buono che ha coltivato in se deve essere tanto (maggiore) per poter poi integrare il male e ancora mantenere una polarizzazione finale nel bene.
Questo vale anche per il contrario.

Quando un essere si muove in qualunque modo agisca attira (sia come forse esterne che come forze che acquisisce), si, ciò per cui è polarizzato, ma anche il contrario. In sostanza tanto più cresce il bene in noi tanto crescerà anche il male, la polarizzazione è l'unica cosa che ci permette di controllare in parte i due flussi.

Bene ho scritto un bel minestrone da sviluppare, anche se l'ho scritto male (di proposito) dentro ci sono alcuni dei segreti di Pulcinella. Magari nei prossimi post provo a scrivere qualcosa di più pratico.
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