Citazione:
Originalmente inviato da Uno
L'orientamento, ha ragione Ray, è qualcosa che va al di la dei mezzi a disposizione, che siano bussole, nord e sud di muschio e stelle (che poi in una città possono servire poco a meno che la stessa non sia grande e vada attraversata).
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Quando stiamo andando verso un posto in cui non siamo mai stati invece è importante quante più informazioni abbiamo, che siano una mappa, l'idea della direzione, le caratteristiche di quel posto.... ma non sono queste direttamente a portarci la quanto il fatto che queste ci aiutano a connetterci e proiettarci verso quel luogo, si può dire che anche fosse solo mentalmente (e non è solo così) ci trasportiamo verso un luogo prima ancora di esserci realmente fisicamente.... quando questo non accade non lo troviamo, non sappiamo orientarci, non sappiamo dove andare.
la discussione è interessante, questi concetti non sono limitati solo a luoghi fisici, è uguale per viaggi interiori, per modifiche, alla nostra persona e anche al nostro corpo, che vogliamo raggiungere (infatti si usa il verbo raggiungere e non fare), è la stessa cosa anche nei percorsi Spirituali.
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Sò che è fantascienza chiederti di riprendere in mano anche questo Capo Uno ma lo tiro su lo stesso che magari a distanza di "un pò" di tempo si riesce a cavarne fuori qualcosa tutti assieme, soprattutto per quell'ultima frase che collega l'orientamento fisico vero e proprio a quello interiore, in viaggi interiori e persino a modifiche.
Uno suggerisce per i viaggi fisici di procurarci il maggior numero di informazioni sul luogo che si vuole raggiungere. Posso pensare che quel collegamento che si dovrebbe creare tra il luogo delle foto e noi passi attraverso la coscienza che viene proiettata in fuori (a mò ste proiezioni, funzia anche per le cose allora?
)?