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Vecchio 11-07-2008, 13.55.07   #2
Ray
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Si, la mente funziona in automatico di suo, siamo noi che ci identifichiamo con essa e siamo convnti di pensare noi, in realtà lei pensa (e spesso con la sua parte "istintiva") e noi ci attacchiamo e questo ci convince di fare qualcosa che invece viene fatta.
Quando riflettiamo è come se mettessimo qualcosa in mezzo al processo automatico, dei freni in realtà o delle resistenze che fanno fare alla mente un certo lavoro forse in più, certi giri non soliti. Ma sostanzialmente la facciamo aspettare a dare la solita risposta automatica o, vista da un'altra parte, siamo noi che aspettiamo ad identificarci e prenderla e quindi stimoliamo la mente a fare anche altro.
Questo è già un po' più fare e un po' meno venire fatti... è un interagire, ma lei comunque continua per conto suo.

Dalla posizione in cui ti sei trovato, che è come stare "sotto" la mente (può accadere anche col TA) hai potuto renderti conto di questa realtà... che ritengo piuttosto importante perchè ci dice qualcosa in più su ciò che siamo in uno dei modi migliori... ovvero indicandoci intanto ciò che non siamo.
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