Discussione: sentirsi protetta
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Vecchio 31-07-2007, 11.09.38   #5
Uno
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Ti racconto di un paradosso piuttosto banale da leggere ma profondo da vivere: quando pensi di essere protetta (protetto) da qualcuno in realtà non c'è nessuno che lo fa, è solo l'idea... quando invece non hai più questo bisogno la tua forza (tua nel senso che la sperimenti) si esprime attraverso tutto ciò che incontri proteggendoti realmente.

Di fondo è un problema di riferimenti, se ti muovi nella tua città dove conosci le vie vai veloce dove devi, sai dove comprare il pane, dove andare a dormire etc etc... cioè la mente ha una rete di punti per soddisfare i vari bisogni, se come in un sogno iniziano a cadere le case, una gomma cancella le vie ecco che la mente è spiazzata, non sa più dove cercare quello che occorre per vivere. Eppure anche nel deserto chi ha senso di orientamento non si perde, la metafora scontata e banale è che basta alzare lo sguardo e vedere sole e stelle, cioè sapersi orientare sia direttamente che di riflesso... e sempre rimanendo nella metafora (non sarebbe solo metafora ma siamo fuori "zona") una volta che si sa dosare la forza a propria disposizione un colpo di bastone fa scaturire l'acqua da una roccia... ecco che i bisogni sono soddisfatti anche senza un riferimento, un luogo (mentale o meno) deputato ad essi.

Non sono favorevole a certe scuole di pensiero che dicono che bisogna vivere sempre come in un deserto per non essere condizionato, sento parlare di obbrobri tipo destrutturazione mentale intesa come definitiva, e che vogliamo diventare? Amebe o peggio?
Invece sono favorevole a far piazza pulita (come risponde bene questo modo di dire alla metafora esperessa sopra eh?) ogni tanto e per quante volte sia necessario per essere liberi dalla schiavitù, il problema non è avere riferimenti, (perchè dover soffrire senza scopo?) il problema è esserne incatenati... nella metafora se compro sempre il pane nello stesso posto non assaggerò mai quello del forno a 100 metri... che mi vada bene comperarlo sempre al solito posto non c'è nulla di male, che sia per comodità o altro ma immaginate che qualcuno come ai tempi dei ghetti ebrei ci alzi un muro per impedirci di andare nell'altra zona dove c'è l'altro forno... beh il muro ce lo alziamo da soli.
C'è qualcosa in noi che ci costringe ogni tanto a fare piazza pulita anche quando non vogliamo coscientemente, il più delle volte ci sbrighiamo a ricostruire i soliti negozi e i muri, invece quelle sono occasioni da sfruttare.
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