Discussione: scuse
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Vecchio 27-12-2007, 21.07.27   #1
dafne
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Predefinito scuse

Sono seduta vicino a un grande camino, vicino a una grande tavola di legno scuro, ci sono diverse persone attorno a me e stiamo festeggiando il Natale o una qualche festa particolare non ricordo. Ma probabile il Natale. E' sera abbiamo già cenato e ce la stiamo raccontando, è il momento dei pochi intimi, delle cofidenze del calore. Di fronte a me, anzi,quasi di fronte ma un pò più a destra perchè io sono più vicina al camino che è a sinistra c'è un ragazzo che fissa il suo bicchiere che gira tra le mani nervosamente, alla mia sinistra dopo il camino invece c'è l'uomo che ho immaginato tante volte vicino a me. Siamo molto amici io e il ragazzo che ruota il bicchiere, anche gli altri del gruppo mentre parlo osservano cosa fà, smetto di parlare e mi appoggio al muro, se ne sta andando per un viaggio e siamo tutti lì per salutarlo, mi spiace molto che vada via anche perchè percepiamo tutti il suo nervosismo anche se non ci racconta nulla. E' la regola, nessuno deve insistere se qualcuno non si vuole raccontare. Lo guardo e mentre ruota il bicchiere gli chiedo che cos'è che lo turba tanto. La mia domanda lo fà scattare, quasi sbatte il bicchiere sul tavolo e mentre si alza sento che si trattiene di molto per non esplodere, la cosa mi preoccupa, alzandosi a denti stretti dice a voce strozzata qualcosa come "mi domando quanto dovrai ancora soffrire per riuscire a capire...quanto?" al secondo quanto mi guarda e rimango sorpresa e sconvolta nel non trovare un filo di rabbia nel suo sguardo nonostante il gesto anzi, c'è tristezza e rammarico che si trasformano in tenerezza mentre i nostri sguardi si avvolgono, mi si scalda il cuore e resto lì a bocca aperta senza dire nulla allora lui mormora un "scusami" scrolla la testa e si avvia verso la porta. "lo so" gli dico, lui si ferma "lo so che non mi ama" resta fermo "so anche che nemmeno io amo lui" a quel punto si gira e mi guarda, anzi, mi scruta ma stò dicendo la verità e la stessa tenerezza che c'era nei suoi occhi adesso è nei miei. Mi si avvicina e io gli ripeto "lo so Josh" (dove ho pescato stò nome solo dio lo sà) si inginocchia davanti a me e io un pò imbarazzata gli dico una cosa come questa, ma non ricordo le parole esatte, " so di averlo rincorso da sempre e da sempre mi ha attirato e mandato lontano, ho sempre pensato che quel qualcosa di speciale che mi attirava in lui fosse amore ma non era così, sono fuggita per seguirlo ma non inseguivo l'amore ma scappavo dalle regole. Scappavo dalla mia vita di imposizioni perchè volevo essere libera, credendo che la libertà fosse seguire l'istinto, ovunque e comunque e la sua forza ha agito su di me come una calamita. L'ho inseguito e cercato e non ho capito che più inseguivo lui assecondando gli istinti meno ero libera e più ero schiava di altre regole, altre forze, sulle quali non avevo alcun controllo. Sono fuggita dalla mia famiglia dalla vita ordinata dalla costanza dalla continuità prima di poter capire che proprio quella costanza quella continuità e quelle regole erano le mie chiavi per vivere nel mondo senza essere schiava delle sue forze. Ho confuso la passione con l'amore e la libertà con il sopravvivere.." mi scendono due lacrime e anche lui è commosso lo vedo continuo "non posso smettere di volere il suo bene, per lui sono scesa e di lui ho seguito le orme per tornare a casa ma ora che sò cos'ho fatto mi chiedo se mio padre e mia madre e tutte le persone che lavoravano per aiutarmi a crescere e che in me credevano troveranno mai il modo per perdonarmi, per superare la delusione di quella mia stupida fuga, ho provato un'emozione sconosciuta, troppo forte e intensa e ho divuto seguirla, ho dovuto viverla lo capisci questo Josh?" mi stringe una mano "tu riuscirai mai a perdonarmi Josh?" gli altri stanno trattenendo il respiro percepisco il vuoto attorno mentre Josh cerca di controllare l'emozione e mi guarda senza parlare allora continuo io anche se ormai anche la mia voce si sta assottigliando "da quanto lo sai?" gli chiedo "da sempre, da quando mi sei inciampata addosso" mi dice. La cosa ci fa sorridere e la tensione si allenta ma la sua mano non smette di stringerer la mia, continua a frugare nei miei occhi come alla ricerca di una conferma...
poi qui ho cominciato a fantasticare ma immagino che Josh mi stia aspettando per dirmi il resto magari un giorno scriverò una telenovelas..

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